mercoledì 9 novembre 2016

Luigi Natoli: I Cavalieri della Stella. Messina divisa tra Francia e Spagna (parte seconda)

Nel luglio del 1672 un quadro allegorico esposto da un sarto, provocò l’ira dei Merli, e ne nacque un tafferuglio; sicchè tra i Merli e i Malvizzi avvenne il primo conflitto. Oramai la discordia cittadina, nata dalla fame, si tramutava in ribellione ai poteri dello Stato.
Il Senato cominciò a provvedere alla sua difesa con memoriali al marchese di Baiona, che reggeva il regno per la partenza del principe de Ligny; ma inascoltato, riprese le armi per espugnare il Palazzo reale e i castelli tenuti dagli Spagnoli. Il marchese di Crispano da prima resistette nel Palazzo, poi gli fu forza sottomettersi. Allora il Baiona mosse verso Messina, ma non potè entrarvi.
I Malvizzi intanto, non potendo sostenere un possibile assedio, né resistere a lungo alle armi spagnole, di propria iniziativa per mezzo di alcuni cittadini si rivolsero all’ambasciatore francese in Roma, che li mandò a Parigi, dove, per la protezione di madama di Montespan, favorita di Luigi XIV, ottennero l’invio di una flotta col cavaliere di Valbelle.
Il 29 settembre giunse il Valbelle con undici legni, ricevuto con grida di viva il re Luigi; così Messina si dava a un altro re straniero.
L’11 febbraio le due armate francesi e spagnole si incontrarono tra lo Stromboli e il Faro; la spagnola ebbe la peggio, più pel mare tempestoso che pel valore nemico, nondimeno i francesi l’ascrissero a vittoria, tanto più che gli spagnoli furon costretti a levare il campo dalla torre dei Faro e a ritirarsi sui colli. Il duca di Vivonne entrò trionfalmente in Messina, ne prese possesso, e si nominò vicerè; esigette il giuramento di fedeltà, e il Senato lo prestò.
Messina diventava terra del re di Francia, e provocava una ribellione generale dell’Isola contro di essa...
 La vittoria dei francesi all’Agliastro suggerì al duca di Vivonne di battere gli Spagnoli per mare, e ordinò al Duquesne di andare incontro alla flotta ispano-olandese. Il 22 aprile 1676 presso Agosta avvenne la battaglia: grande l’accanimento, grande il valore: vi morirono i più valorosi capitani, fra cui l’ammiraglio Ruyter. Le perdite furono enormi, di nessuno la vittoria; pure ognuno se l’attribuì. Le due armate, separate dalla notte, si ritirarono, la spagnola a Siracusa, la francese a Messina. Altra più decisiva battaglia avvenne nelle acque di Palermo il 2 di giugno. Comandava le navi olandesi e spagnole il vice ammiraglio Giovanni d’Haen succeduto al Ruyter; le francesi lo stesso duca di Vivonne. Pugna terribile. I brulotti francesi giunsero ad appiccare il fuoco alla Reale di Spagna, che arse e comunicò l’incendio alle altre navi; e sette ne andarono distrutte dalle fiamme; le altre liberatesi alla meglio, ripararono dietro il Molo. Vi perirono il fiore dei comandanti spagnoli e il vice ammiraglio d’Haen. La vittoria rimase ai Francesi..
 
Luigi Natoli: I Cavalieri della Stella.
Pagine 954 - Prezzo di copertina € 26,00 - Sconto 15%
Tratto da: Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo pubblicato al termine del romanzo nella edizione I Buoni Cugini Editori.

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