martedì 17 settembre 2019

Collana dedicata alle opere di Luigi Natoli edita I Buoni Cugini editori


La collana dedicata alle opere di Luigi Natoli edita I Buoni Cugini editori raccoglie tutte le opere dell'autore, nelle versioni originali pubblicate mentre questi era ancora in vita, quindi sotto la sua supervisione. Tutti i romanzi storici, ambientati nella maggior parte a Palermo, vennero pubblicati inizialmente in appendice al Giornale di Sicilia, alcuni furono poi rieditati dallo stesso autore per la casa editrice La Gutemberg, altri sono raccolti per la prima volta in unico volume ad opera de I Buoni Cugini editori (Alla guerra!, Squarcialupo, Gli ultimi saraceni, I mille e un duelli del bel Torralba). Non tutti i volumi sono romanzi: della collana fanno parte i due volumi che raccolgono le opere teatrali in italiano (Cappa di Piombo) e in dialetto siciliano (Suruzza!) inediti assoluti copiati dai manoscritti dell'autore; la Guida di Palermo e suoi dintorni 1891; Rivendicazioni, che raccoglie gli scritti storici e storiografici sul Risorgimento siciliano.
I volumi sono disponibili dal catalogo prodotti della casa editrice con lo sconto del 20%. Sono inoltre acquistabili su Amazon Prime, su Ibs e presso La Feltrinelli Libri e Musica.
Tutte le copertine sono opere del disegnatore Niccolò Pizzorno.
Raccogli tutti i volumi della collana, caro lettore, e avrai la storia della Sicilia! 
www.ibuonicuginieditori.it 


Luigi Natoli: Così inizia Calvello il bastardo

Quella sera, sabato, si recitava al Casotto delle Vastasate una delle tre commedie popolari più fortunate e più originali: il Cortile degli Aragonesi. Bisognava sentire Marotta, il celebre comico creatore della parte di ‘Nofrio, e Giuseppe Sarcì, biondo e femineo d’aspetto e di voce, nelle vesti di Lisa e il Montera nei panni di don Litterio il notaio messinese, e il Corpora sotto le spoglie di Caloriu il Ciancianese. Che risate!... La recita diurna aveva riempito la cassetta; non un posto vuoto: e di gente ne era rimasta fuori, e non si era mossa da lì, aspettando la recita notturna, per prendere i posti migliori, e rifarsi della lunga attesa.
Fra gli spettatori fortunati era un bel giovane di ventisei anni, non molto grande, di membra delicate, strette nell’uniforme dei fucilieri, turchina, a risvolte bianche. Pallido, con gli occhi neri, un’aria quasi feminea; ma lo sguardo tagliente, che lampeggiava talvolta come una lama, il naso lievemente aquilino e la mascella forte, davano un carattere di energia a quel volto; e temperavano la mollezza dell’ovale, e della dolce e malinconica curva della bocca, rosea e piccola.
Si vedeva bene che egli aveva una gran cura della bella uniforme turchina, dei calzoni bianchissimi e delle lunghe uose nere; e in generale di tutta la persona, forse un po’ troppo attillata. A non guardarlo in volto, poteva parere un vagheggino; ma lo sfolgorìo degli occhi e la vigorìa delle mascelle avvertivano che sotto quella lindura quasi feminea c’era un cuore che non tremava, e che quella mano sottile e bianca, sapeva render pericolosa la spada, dall’impugnatura dorata, che gli batteva sui polpacci.
Egli stava lì, allo spettacolo, ma non pareva che ne godesse; nel suo volto era steso un velo di melanconia, e il suo sguardo distratto correva evidentemente dietro qualche idea.
Gli applausi del pubblico, che non poteva tenersi alla scena della baruffa tra la vecchia e loquace Laura e il goffo Barone, lo scossero per un istante. Alzò gli occhi su la scena. Laura stava alla finestra con un vaso intimo in mano, mentre il Barone, fradicio di un liquido che non era nanfa, minacciava con la canna in pugno, e Lisa gridava, e ‘Nofrio si sganasciava dalle risa. La folla batteva le mani, rideva, urlava, fischiava, si abbandonava a una ilarità tempestosa che faceva tremare la baracca.
Come quell’uragano cessò, il sergente ricadde nelle sue meditazioni; ma a un tratto si sentì tirare per una manica. Si voltò.
- Tu? Agata? – esclamò sorpreso di stupore.
- Presto, venite!... Sapevo bene che vi avrei trovato qui... – disse Agata con commozione.
Era una ragazza del popolo, sovranamente bella, che non aveva forse tredici anni; alta, nel corpo ancora ruvide e goffe grazie della bimba che si apparecchia a diventar donna; ma nel volto pallido incorniciato da grosse trecce nere, negli occhi neri e profondi, nella bocca rosea e piccolina, nell’aria trepidante e pensosa di una bellezza singolare e indimenticabile.
- Tu? – ripetè il sergente: – che cosa c’è?
- Venite a casa signor Corrado... ma presto!... la signora Dorotea...
- Mia madre?
Dalla platea alcuni lo zittirono. Disturbava lo spettacolo. La fanciulla lo trasse, uscendo innanzi a lui, con una fretta, uno sgomento, un affanno, come di chi è sopraffatto da una sventura.
- Mia madre? che cos’ha mia madre? – gridò appena uscì dalla baracca, prendendo per un braccio la fanciulla.
- Non lo so... Si è sentita male improvvisamente... M’ha chiamato...

Luigi Natoli: Calvello il bastardo. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo di fine '700
Nella versione originale pubblicata dalla casa editrice La Gutemberg nel 1930
Prezzo di copertina € 25,00
Pagine 856 - Copertina di Niccolò Pizzorno
Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
Disponibile su Amazon Prime
Disponibile su Ibs
Disponibile presso La Feltrinelli libri e musica 

Luigi Natoli: Ricordi di Clodomiro mio figlio

Serro nel profondo del cuore l’angoscia, respingo indietro le lagrime che fanno impeto agli occhi, per scrivere della mia creatura.
Potrei commettere ad altri questo ufficio, ma non voglio; perché a nessun altro Egli rivelò l’anima sua, fuor che a me, che Egli amò devotamente e con orgoglio, che direi soverchio se si potesse dar misura all’amore suo filiale. Voglio scrivere io, il Suo babbo, non soltanto per dire il cuor che Egli ebbe, ma per isfogo del mio cordoglio; e perché parmi che il Suo spirito debba gioire di questa mia testimonianza di dolore e d’amore.
Il frammento di bomba che nel piccolo cimitero di Staranzano scavò una fossa alla carne giovinetta, aperse una ferita insanabile nel cuor mio. Pure, in questa ferita, come in un sacrario, vive illuminata dalla luce purissima del voluto sacrificio l’immagine del mio Clodomiro; e più, contemplandola, si inacerba il rimpianto, più ella si ingrandisce agli occhi miei: perocchè dispogliata dalle materiali contingenze della vita, l’anima Sua mi si va sempre più rivelando diritta come una lama, tesa come un arco alla sua meta, austera nel concepimento del dovere, vigile e pronta al sacrificio, come quella di un confessore della fede.
Nessuno sotto la gioconda irrequieta spensieratezza avrebbe supposto in Lui tanta gagliarda serietà di propositi e una fede così viva e operosa nei suoi ideali: chè questa fede Egli tenne dapprima chiusa nell’anima sua, col riserbo di un primo amore: né si rivelò, né si esplicò in azione, se non allo scoppio improvviso della guerra europea. Egli era a Parigi, quando gli eserciti tedeschi invasero il Belgio; e il grido della Francia non giunse invano al suo cuore.
Ho qui, sotto gli occhi, i frammenti di un suo taccuino, dove Egli annotava in forma di diario i ricordi di quei giorni. Molte pagine son lacerate: gli appunti rimasti vanno dal 10 settembre al 4 dicembre. Son brevi, rapidi, schematici: forse pensava di estenderli più tardi in forma più larga, e di completarli con altri aneddoti, che serbava nella memoria. Ma pure come ne trasparisce l’anima sua! 
Gli entusiasmi e la giocondità, la lieta e balda spensieratezza e la serietà dei propositi vi si alternano: ma domina sopra tutto il Suo profondo sentimento di italiano e la Sua viva fede repubblicana; talchè i festosi episodi cedono spesso all’austerità dell’apostolato. 

Luigi Natoli: Ricordi di Clodomiro mio figlio. 
Nella versione originale pubblicata nel 1920
Pagine 74 - Prezzo di copertina € 10,00

martedì 3 settembre 2019

Luigi Natoli: Guida di Palermo e suoi dintorni 1891

In occasione dell'Esposizione Nazionale tenutasi a Palermo nel 1891, Luigi Natoli scriveva per l'editore Carlo Clausen, una Guida della città capoluogo di Sicilia. Il libretto era stato concepito in funzione dei tanti visitatori che l'evento avrebbe portato a Palermo, con l'intenzione di accogliere i viaggiatori fin dal loro arrivo in città, fornendo tutte le "indicazioni utili" per il soggiorno. Le "indicazioni utili" scritte dallo stesso autore, aprono infatti la Guida, e sono oggi un documento storico che indica come si viveva a Palermo nel 1891, quali erano i servizi disponibili e i loro costi, dagli alberghi ai bagni d'acqua dolce (in via 4 aprile n. 7 elegante e comodo bagno caldo L. 1,25 e freddo L. 1) ai bagni di mare (stabilimento dei fratelli Tramontana all'Acqua Santa o a S. Erasmo quello esclusivo per signore). Si continua con i  Banchieri (Florio in via Materassai n. 51, Ingham e Withaker in via Bara n. 1) i Caffè e le Trattorie, i Cambiavalute, i Circoli, i dentisti (Ribolla Nicodemo in via Vittorio Emanuele 51), le farmacie, le latrine (in vicolo dei Mori n. 25, rimpetto della Piazza Pretoria) i medici, le pasticcerie, fino alle vetture di nolo di lusso (Ingrassia Giuseppe e figlio in via Lungarini 4).  Insomma una sorta di "Pagine gialle" del 1891, che continua con le indicazioni delle fermate dei Tramways e il costo delle corse (Linea Piazza Bologni - Rocca mezza corsa ai Cappuccini centesimi 10), le linee degli Omnibus e relativi costi, le tariffe delle vetture a un cavallo o a due cavalli (per una corsa in città, comprese la Piazza S. Francesco di Paola e Ruggero Settimo, il corso Scinà e il Borgo centesimi 60 a un cavallo e centesimi 80 a due cavalli). 
Il libretto continua con le "indicazioni geografiche", "Palermo nella storia" e "topografia antica" per poi dare inizio alla parte intitolata "In giro per la città": qui il grande Luigi Natoli non poteva far a meno di guidare strada per strada, monumento per monumento, i visitatori nella sua amata Palermo, con l'immenso amore da sempre riservato a questa città...
In questa ristampa, noi editori, abbiamo fedelmente rispettato il testo e inserito le stesse immagini che corredavano il libretto originale, riportando anche tutti gli inserti pubblicitari in appendice, che danno al lettore di oggi l'idea di un secolo glorioso tramontato con tante aspettative di progresso sull'imminente 1900. Ma sempre su tutto, e in ogni caso, si potrà apprezzare la grande sapienza narrativa di Natoli, con le sue innumerevoli spiegazioni. Una Guida di gran lusso, che ci siamo permessi di raffigurare in copertina. Il libro è corredato dalla cartina geografica pieghevole di Palermo dell'epoca, così com'era il libretto originale. 
Luigi Natoli: Guida di Palermo e suoi dintorni 1891.
Prezzo di copertina € 19,00
Sconto del 15% se acquistata dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
Disponibile su Amazon Prime
Disponibile presso La Feltrinelli libri e musica