sabato 2 marzo 2024

Luigi Natoli: Questo pareva a Giovan Luca un buon indizio per realizzare il suo sogno... Tratto da: Squarcialupo. Romanzo storico siciliano.

Squarcialupo era diventato l’arbitro della città, senza essere rivestito di una carica ufficiale. Non era che uno dei giurati. Uno dei primi atti della sommossa era stato quello di cacciare dal comune il Senato, ed eleggerne uno nuovo, sebbene questo non potesse durare in carica appena un mese; perché ogni anno, il primo di settembre si eleggeva il senato e il capitano di città; e se i senatori potevano essere rieletti, non era detto che sarebbero stati riconfermati tutti e Squarcialupo era stato fra gli eletti: ma pretore era stato scelto Giovanni Ventimiglia. Con tutto ciò il capo vero ed effettivo era Giovan Luca, su cui pesava la responsabilità del nuovo ordine, o meglio del disordine.
La sommossa s’andava propagando: una dopo l’altra le città demaniali e le grosse terre feudali insorgevano; e questo pareva a Giovan Luca un buon indizio per realizzare il suo sogno. Con una concezione anacronistica, che avrebbe risospinta la Sicilia all’epoca dei comuni, egli vagheggiava una confederazione di piccole repubbliche: e per questo, appena gli giungeva la notizia di una sollevazione, si affrettava a mandare ambasciatori e stringeva patti federali.
Ma la città intanto era in balìa del popolo, che di quella parola repubblica, della quale Giovan Luca gli aveva parlato, non era arrivato a capire altro che i signori non sarebbero stati più i padroni del governo; che il popolo doveva averci la sua parte; e che non ci dovevan essere più gabelle; e aver pane a buon mercato. E per conto suo vi aggiungeva che bisognava sbarazzare la città di tutti i vecchi partigiani di don Ugo, che erano ritornati per la protezione del duca di Monteleone. Quattro giudici uccisi e due palazzi incendiati non bastavano. E ogni giorno bande di popolo minuto, avido di bottino si davano a scorazzare per la città, a dar la caccia a quelli indicati – spesso per private vendette, – come del partito del vicerè, e a saccheggiare le case.
Giovan Luca lasciava fare, non trovando modo di impedire quegli eccessi, e non volendo d’altra parte alienarsi il popolo, che era la sua forza. E poi abbassare la potenza degli avversari, spargere il terrore, era per lui una buona arma per raggiungere quella meta che si era prefissa...


Luigi Natoli: Squarcialupo. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1517.
L'opera, pubblicata per la prima volta in unico volume ad opera de I Buoni Cugini, è la fedele trascrizione del romanzo a puntate in appendice al Giornale di Sicilia del 1924.
Pagine 684 - Prezzo di copertina € 24,00
Copertina di Niccolò Pizzorno.
Il volume è disponibile:
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (Sconto 15%, consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
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