martedì 6 luglio 2021

Luigi Natoli: Quando Marcantonio Colonna incontra donna Eufrosina Corbera. Tratto da: La dama tragica

Marcantonio Colonna era vestito tutto di raso bianco, con una cappa corta di velluto nero, foderata di raso bianco. Ricami di argento delicatissimi gli ornavano il corpetto, appuntito, sul ventre, e fermato da un cinturino tempestato di gemme, dal quale pendeva un piccolo pugnale dall’elsa di argento e dalla guaina di velluto nero. 
Era elegantissimo, e per la gravità e la nobiltà dell’aspetto, anche imponente.
Tre o quattro sedie più in là, ma sulla stessa fila di essi, era seduta donna Eufrosina Corbera, sotto un grande specchio, che pareva le facesse da cornice.
Marcantonio Colonna fermò un istante il suo sguardo sopra di lei, come cercando nella sua memoria di ricordare chi fosse, e dove l’avesse veduta altra volta. Non gli pareva un volto del tutto nuovo. Una rimembranza imperfetta e confusa era balenata nel suo cervello; ma per quanto frugasse nei più profondi recessi della memoria, non vi scorgeva dove, come e quando avesse conosciuto quella dama. Pensò che forse s’ingannava. Ma o nuova, o veduta, il signor Marcantonio diceva a se stesso che quella donna era veramente bellissima.
Donna Eufrosina se ne stava immobile, con le piccole mani affilate inerti sul grembo, e in quell’atteggiamento, entro la cornice dello specchio, pareva un meraviglioso dipinto. Le grazie del corpo risaltavan maggiormente sotto il vestito, scelto e adattato con un fine senso di civetteria. Indossava una veste di broccato turchino, con ricami d’argento e bottoni di perle; e in testa aveva un berrettino di velluto dello stesso colore, sormontato d’un ciuffetto di piccole piume bianche, che le cadevan leggiadramente sui capelli annodati con un filo di perle.
Donna Eufrosina, girando gli occhi, si accorse in quel momento di essere guardata dal Vicerè e dal Pretore, e divenne rossa. Gli occhi del Vicerè insistettero ancora un po’ come per godere di quel rossore, poi si distolsero lentamente e quasi con rammarico.
E veramente donna Eufrosina era maravigliosa, nel suo vestito di velluto color di viola, che dava un tono pallido d’avorio al suo colorito, e un fulgore più saettante agli occhi neri. Ella era ornata di perle; ne aveva al collo, alle orecchie, nelle mani, ne aveva tra’ capelli, ne aveva lungo i ricami d’oro che le ornavano il giustacuore e la gonna, e le fermavano i rigonfi delle maniche. Anche l’ampio colletto arricciato, e i manichini, avevano un sottil freggio d’oro punteggiato di perline.
Non osava confessarselo, ma in fondo o in cima al suo pensiero stava quella giovane e bellissima dama, alla quale per la prima volta egli poneva mente, e la cui immagine gli stava dinanzi agli occhi interiori con una insistenza che non gli dispiaceva.
Il suo pensiero non andava più oltre di quella contemplazione platonica, nè si fermava sopra qualche vaga e lontana speranza. Marcantonio Colonna non era più giovane; cinquant’anni erano già sonati; era calvo e brizzolato; non poteva dunque illudersi di ferire il cuore di una giovane e bella donna, che aveva un marito giovane, bello e valente. Ma pure non poteva impedire al suo cuore di schiudersi a qualche desiderio, e di vagar dietro qualche sogno. 


Luigi Natoli: La dama tragica – Romanzo storico siciliano ambientato a Palermo nel 1560, al tempo del vicerè Marco Antonio Colonna, di donna Eufrosina Corbera e della loro storia d’amore. L’opera è la trascrizione del romanzo originale pubblicato dalla casa editrice La Gutemberg nel 1930.
Copertina di Niccolò Pizzorno
Pagine 604 – Prezzo di copertina € 24,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito ibuonicuginieditori.it (Consegna a mezzo corriere in tutta Italia). Invia un messaggio alla mail ibuonicugini@libero.it o al whatsapp 3894697296
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In libreria a Palermo presso La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour), Nuova Ipsa (Piazza Leoni), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Sellerio (Viale Regina Margherita, Mondello) 

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