Accanto a Corrado Calvello vive
la figura storica di Francesco Paolo Di Blasi, giureconsulto palermitano e,
come lo definisce Natoli, insieme a La Villa, Palumbo e Tenaglia “primi martiri della libertà, iniziarono in
Sicilia la lunga serie di cospirazioni e rivolte che dovevano abbattere la
signoria borbonica e mostrarono come si muore per un’idea”
Di Francesco Paolo di Blasi, del
suo coraggio e delle sue ideologie
liberali e rivoluzionarie, emerge un profilo chiaro da vari passi del romanzo
“Il Di Blasi, sebbene fossero noti i suoi sentimenti liberali, non era
ritenuto così sospetto. Forse l’amicizia che aveva per lui il Vicerè e l’avere
per servizio del governo curato una raccolta di leggi e prammatiche,
allontanavano da lui i sospetti, ma gli amici sapevano quali discorsi
arrischiati egli facesse, nei quali c’era un sentore lontano di rivoluzione.
Qualcuno poi sussurrava che forse il Di Blasi era libero muratore. La
massoneria cominciava allora ad essere considerata come nemica della religione
e della monarchia non solo per la sua segretezza e per qualche leggenda di
giuramenti orrendi e mostruosi che le si attribuivano, ma anche perché le si
ascriveva una parte preponderante nella rivoluzione francese. Don Pippo
ignorava che il Di Blasi, forse, aveva messo una pulce di massoneria
nell’orecchio del Meli, fornendogli anche una nota di libri che ne trattavano
di proposito”
“Fra le accademie protette da lui aveva dato ombra quella fondata da
Don Francesco Paolo Di Blasi, le cui finalità occulte avevano a poco a poco
allontanato le anime paurose di ogni novità. Un discorso del Di Blasi, recitato
molti anni innanzi, sulla Ineguaglianza degli uomini, imbevuto delle dottrine
del Rousseau, faceva considerare il valoroso giureconsulto come uno dei
sospetti, nonostante che, in servizio della monarchia e del Vicerè, avesse
compilato con dottrina la Raccolta delle prammatiche del Regno di Sicilia. Un
suo trattato sulla legislazione criminale, ispirato a dottrine liberali e
secondo un nuovo criterio della dignità umana, aveva riconfermato il sospetto
che egli tendesse un po’ alle dottrine rivoluzionarie”
Egli aveva creato una Loggia
massonica per la divulgazione delle sue idee di eguaglianza e libertà
“Don Francesco scrisse due o tre biglietti e li spedì ai suoi
conoscenti. Convocava la Loggia. Grazie ad una ingegnosa organizzazione, l’invito
poteva precedere di qualche ora l’adunanza. Il Venerabile avvertiva con una
parola convenzionale l’oratore, il segretario e il tesoriere; il segretario
passava l’avviso a due sorveglianti; questi alla loro volta correvano ad
avvisare i tre o quattro maestri che avevano i gradi più alti, i quali si
incaricavano di convocare gli altri maestri a loro noti e ognuno di essi,
subito, l’iniziato, compagno o apprendista che fosse, da lui introdotto. In una
o due ore i fratelli erano così invitati”
Di cui fanno parte una buona fetta di
cittadini sia palermitani che dei paesi vicini
“Il lavorìo della Loggia s’era fatto più attivo, sebbene più guardingo.
Fuori di essa, ma concertata e diretta dai maggiorenti della setta segreta, si
era stretta una cospirazione, nella quale entravano artigiani, capi d’arte,
militare, qualche signore e molti professionisti. Si era anche estesa fuori di
città in alcune terre dei dintorni, dalle quali si promettevano aiuti di uomini
e d’armi al momento del bisogno. Anima di tutto quel movimento era don
Francesco Paolo di Blasi”
Luigi Natoli: Calvello il bastardo. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1789, al tempo della Rivoluzione Francese. Il protagonista Corrado Calvello è affiancato dal patriota e giureconsulto Francesco Paolo Di Blasi. L’opera è la trascrizione del romanzo originale pubblicato dalla casa editrice La Gutemberg nel 1913.
Copertina di Niccolò Pizzorno
Pagine 880 – Prezzo di copertina € 25,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
On line su Amazon, Ibs e tutti gli store.
In libreria a Palermo presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour 133), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Nuova Ipsa (Piazza Leoni), Libreria Sellerio (Viale regina Margherita - Mondello)
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