martedì 13 luglio 2021

Luigi Natoli: La dominazione angioina in Sicilia. Tratto da: Il Vespro siciliano

Basterebbe soltanto la strage di Agosta per giustificare la vendetta dei siculi, ma della dominazione angioina si può narrare, purtroppo, molto altro. Ecco un quadro, tracciato con vari passi del libro e storicamente accaduti, che descrive come gli angioini si comportavano a Palermo.
I soldati francesi e le lance spezzate: 
Erano in quattro messer giustiziere, e vi so dire che sono i quattro più terribili di tutta la compagnia; le quattro migliori lance spezzate. Cuori di leoni, artigli d’aquila, denti di lupo, impudenza di scimmia. Sono il terrore della città…..”
I soldati francesi erano quasi tutti giovani, prepotenti, insolenti, arditi di lingua e di mano. La potenza e l’impunità di cui godevano li faceva audaci, la viltà dei soggetti soverchiatori. Cavalcavano a gambe larghe, per le vie della città allora strettissime alla usanza degli arabi, come ancora si può vedere da quelle che ne restano, e così costringevano i cittadini o a inchinarsi o a stringersi nei vani delle porte. Spingevano i cavalli addosso ai passanti, se non erano solleciti a scansarli, lanciavano frizzi e galanterie troppo licenziose alle donne che si affacciavano allo scalpitìo dei cavalli” 
Come i cuochi francesi si procuravano il cibo per i loro signori: 
Il cuoco non andava mai al mercato dove si trovava la roba vendereccia, ma ogni mattina, accompagnato da guardie, si recava in casa di questo o di quel cittadino, prendeva senza cerimonie i migliori polli, la migliore selvaggina, i più teneri agnelli, le paste più delicate per la mensa di messer Giustiziere. Pagare? No: ai cittadini, di qualunque ceto o ricchezza fossero, doveva bastare l’onore di servire monsignor di Saint-Remy. L’eccellente cuoco entrava, portava via senza neppur salutare: talvolta si degnava di ingiuriare i “paterini”, se non si mostravano solleciti o soddisfatti. Di ribellarsi al latrocinio  non si parlava; le guardie che accompagnavano il cuoco, oltre a rubare la loro parte, avevano il compito di bastonare chi osasse ribellarsi. Quanto ai vini, li fornivano le cantine dei migliori produttori del Vallo, coi metodi medesimi” 
Quando una dama non cedeva ai corteggiamenti dei cavalieri francesi:
In verità i cavalieri francesi e provenzali non erano tali da sgomentarsi per una ripulsa; quando una dama non cedeva per amore, la prendevano per forza. E con le belle donne del popolo le cose non andavano diversamente. I signori cavalieri francesi, quando ne scoprivano una di loro gusto, perché non potevano penetrare nelle case, difese da una gelosia affatto araba, le assalivano in piena regola; facevano legare i mariti, i padri e costringevano le donne alla resa condizionata. Gli uomini che osavano opporsi o che tentavano di vendicarsi andavano a finire in qualche torre o nelle galere, seppure – come avveniva qualche volta – non erano spediti a raccontare le loro querele all’altro mondo” 
Come si procuravano una casa, un letto o un pranzo:
Non era infrequente infatti vedere in qualcuna delle terre vicine, piombare un nugolo di ufficiali e di serventi del governatore, predarvi gli armenti con un pretesto qualsiasi, o cacciar dalla casa, buttandola in mezzo la strada, tutta una famiglia, oppure avveniva che qualche soldato vi entrasse a viva forza, a prendere per sé il miglior posto nel letto o nella povera tavola. Le lacrime e le imprecazioni di quei tapini facevano ardere di sdegno Giordano
Così Carlo D’Angiò  si procurava gli averi e i soldati per le sue ambizioni
Ogni giorno, dal castello regio più vicino, da una città della corona, partiva una schiera di soldati, piombava sopra i casali, i borghi, i castelli del territorio circostante, frugava, s’impadroniva dapprima dei cavalli, poi dei giovani, legava gli uni e gli altri e via. Né pianti di parenti, né resistenza dei catturati, né proteste dei baroni che vedevano violati i loro diritti, niente arrestava la violenza dei soldati, che approfittavano della circostanza per fare man bassa e rubare quello che potevano. Giungevano così a Palermo, ogni tanto, torme di giovani con le mani legate come malfattori. Tolti agli aratri, strappati alle famiglie, tormentati dalle beffe e dalle ingiurie atroci, affamati, laceri, polverosi, affranti dal lungo cammino, attraversavano la città fra gli sguardi pietosi dei cittadini” 
Un divieto del giustiziere proibiva a tutti i siciliani, di qualunque condizione, anche se cavalieri, di portare armi, con gravi pene per i trasgressori” 
Da tutto questo, e da molto altro ancora, come dice Luigi Natoli, il 31 marzo del 1282 “segna nelle pagine della storia una data terribilmente memoranda”.


Luigi Natoli: Il Vespro sicilianoRomanzo storico ambientato nella Palermo del 1282, al tempo di una delle più famose rivoluzioni della Storia di Sicilia.
L’edizione, interamente restaurata a iniziare dallo stesso titolo, è la fedele trascrizione del romanzo originale, pubblicato in dispense dalla casa editrice La Gutemberg nel 1915. Con la sua perizia di grande storiografo e narratore, l’autore ci consegna uno dei capolavori della letteratura popolare mondiale che nulla trascura di quel periodo storico come l’orrenda strage di Agosta, le trame politiche cospirative dei baroni siciliani, l’orgoglioso episodio di Gamma Zita a Catania, la valorosa resistenza della città di Messina al dominio francese degli Angiò. Il romanzo ricco di fatti e personaggi realmente accaduti o esistiti, ci regala l’indimenticabile eroe Giordano De Albellis, intollerante alle ingiustizie, innamorato della sua terra, della libertà e della sua bella Odette.
Copertina di Niccolò Pizzorno
Pagine 945 – Prezzo di copertina € 25,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it. Contattaci inviando una mail a ibuonicugini@libero.it o un messaggio al whatsapp 3894697296
On line su Amazon, Ibs e tutti i siti vendita.
In libreria a Palermo presso La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour 133), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Nuova Ipsa (Piazza Leoni), Libreria Sellerio (Viale regina Margherita - Mondello) 


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