giovedì 2 maggio 2019

Luigi Natoli: Cagliostro e le sue avventure

Il conte di Cagliostro nell'immaginario collettivo ha sempre avuto un posto di tutto rispetto. Lo crediamo potente, ricco, furbo, nobile, alchimista, viaggiatore, taumaturgo, medico e anche martire data la sua fine disgraziata in un orribile carcere, e in massima parte è vero, ma è pur vero che Coepis et Magnas (Piglia e mangia) fu il motto della sua giovinezza di furfante ed Ego sum qui sum, quello della sua maturità massonica di gran Cofto e fondatore della loggia: "Io volli aprire nei primi dell’anno 1782 una loggia egiziana, in tutta la pompa dei simboli, per guadagnare al mio rito tutti i Liberi Muratori di Strasburgo... Quando la sala fu piena... io mi vestii delle insegne che avevo immaginato e fatto eseguire. Tunica di seta nera ornata di geroglifici rossi; cuffia egiziana, con le bande pieghettate di tela d’oro, fermata su la fronte da un cerchio d’oro tempestato di gemme. Un cordone verde smeraldo, seminato di scarabei e di caratteri dipinti di metallo cesellato, scendeva sul petto. Dalla cintura di seta rossa pendeva una larga spada da cavaliere, con l’elsa a forma di croce. Sotto queste vesti avevo un aspetto venerabile e imponente, e il mio sguardo appariva così terribilmente maestoso, che al mio ingresso corse per tutte le vene un fremito, e si fece un silenzio profondo e religioso. Questo apparato potrebbe sembrarvi in contraddizione coi miei principi di rigenerazione fisica e morale; ma io so per esperienza che niente agisce con così pronta efficacia e con tanta persuasione sulle anime, quanto uno spettacolo straordinario ed illusivo... Io vidi che gli spiriti di disponevano già allo straordinario".
Nel romanzo,  l'autore assume la parte di Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro raccontando in prima persona, come se si trattasse di un diario, tutte le avventure del protagonista, partendo dalla tentata fuga dal carcere di S. Leo e la successiva morte, e tornando indietro, alla gioventù del palermitano Giuseppe Balsamo, fino all'ascesa a Conte di Cagliostro, taumaturgo dall'età indefinibile che parlò perfino con Gesù, Gran Cofto e inventore del rito massonico egiziano. Il lettore, oltre al famoso conte, conoscerà personaggi come la moglie Lorenza, la zarina Caterina II, la regina Maria Antonietta di Francia e il famoso caso della "collana" di madame Giovanna di Saint-Remy e del cardinale de Rohan. 
Un romanzo di circa 900 pagine denso di emozioni e dal linguaggio scorrevole e moderno,  dove ogni aneddoto storico (e sono tanti!) viene specificato dall'autore con relativa nota. 
L'edizione de I Buoni Cugini editori dal titolo Cagliostro e le sue avventure, riproduce fedelmente il romanzo pubblicato a puntate, in appendice al Giornale di Sicilia, nel 1914. L'edizione, profondamente diversa dalle precedenti, è da ritenersi l'unica originale in quanto curata dallo scrittore in persona nelle pagine del quotidiano, e presenta notevoli differenze con le altre pubblicate successivamente. 
Luigi Natoli: Cagliostro e le sue avventure.
Pagine 876 - Prezzo di copertina € 25,00
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