mercoledì 24 febbraio 2021

Luigi Natoli: Scorci di rivoluzione e immagini di carestia. Tratto da: I Cavalieri della Stella o La caduta di Messina.

 
In quel punto i dodici cavalie­ri, che fino allora avevano molestato il fianco della colonna spagnola, entrava­no nella mischia, gittando i cavalli ad­dosso ai nemici, tempestandoli di colpi. Il gruppo prese proporzioni michelan­giolesche... La furia dei Cavalieri della Stella, l'impeto dei messinesi aveva avuto ragio­ne sul numero dei nemici: incalzati, deci­mati, quei militi esperti di pugne volsero le spalle a un nemico men numeroso, inesperto di guerre, ma di gran cuore. 
La città offriva uno spettacolo grandioso e terribile in quell’ultima notte dell’anno 1674, che poteva anche essere l’ultima della sua rivoluzione e delle sue libertà... 

L'aspetto di Messina era desolante; per le strade torme di gente sparuta, nera, dagli occhi lucenti di tutte le brame e di tutti i tormenti; erravano come spettri in una città di morti; i più armati: donne dal petto inaridito si trascinavano, mal reg­gendo il lattante, che invano sollecitava, e volgevano gli occhi avidi, se mai tra le spazzature vedessero un avanzo di quel cibo a cui era ridotta la città. Non di rado qualcuno cadeva sfini­to sulla strada, e lì moriva: la pietà non poteva altro che chiuder gli occhi al ca­davere e portarlo al piano di S. Ranieri, diventato enorme e insaziato cimitero. La vigilia di Natale, per celebrar la solennità religiosa, fu distribuita una razione di due once di baccalà; e la mattina dopo, per la festa due once di carne equi­na e due di biscotto muffito, e parve una gran cosa: un desinare di un po' di pane pessimo e di olive salate costava al ca­stellano del forte del Salvatore, che era un nobile, da due a tre onze, vuol dire da venticinque a trentasette lire di moneta nostra, le quali pei prezzi ordinari delle derrate a quei tempi, valevan dieci volte tanto. 
- Ancora, disse Gregorio; ci son cavalli, muli, asini; quando finiranno questi ammazzeremo i cani, i sorci, i gatti; quando non avremo più nulla i vi­vi mangeranno i morti; ma rendersi, mai!... 

Di simili esempi d'eroismo la storia di Messina abbonda.

Luigi Natoli: I Cavalieri della Stella o La caduta di Messina – Romanzo storico siciliano ambientato a Messina durante la rivoluzione e la carestia che colpì la città dal 1672 al 1679. L’opera, che vede al centro l’Accademia dei Cavalieri della Stella, è costruito e trascritto dal romanzo originale pubblicato a puntate, in appendice al Giornale di Sicilia nel 1908.
Copertina di Niccolò Pizzorno
Pagine 947 – Prezzo di copertina € 26,00
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