- Volevate bene,
dunque alla casa dei Chiaramonte? – gli domandò.
- Io solo? ma tutta
Palermo, figlio mio. Se togli i Catalani, cotesti pidocchiosi che son venuti ad
arricchire in Sicilia, spogliandoci, a Palermo tutti serbiamo una devota
memoria per quella gran casa. Di là avremmo dovuto trarre i nostri re… e non
saremmo soggetti allo straniero!... Tu sei ragazzo, e non puoi capire certe
cose; ma ti so dire, che quando decapitarono messer Andrea, non ci fu che la
canaglia catalana che n’ebbe gioia. Sfido! don Bernardo Cabrera si pigliava la
contea di Modica… un vero stato da re… don Guglielmo Raimondo Moncada le terre
e i castelli su quel di Girgenti, don Galdo di Queralt Caccamo e gli armenti,
il re i palazzi… Et diviserunt vestimenta mea, come canta il padre lettore il
giovedì santo!...
- E il conte… ebbe
paura il conte, quando lo portarono al supplizio?
- Paura? I
Chiaramonte non eran gente da aver paura, caro figlio! T’hanno raccontato la
guerra del Vespro? Il mio nonno fu alla battaglia di Falconara, e vide che
gente gagliarda erano. C’era messer Giovanni il vecchio, cuor di leone e
braccio di ferro. Che battaglia!... E l’assalto di Palermo del 1325? Genovesi,
Napoletani, Catalani, tutti addosso alla città; ma c’era messer Giovanni per
difenderla… E messer Manfredi? Oh non fu il miglior capitano ch’ebbe
l’Imperatore Ludovico di Baviera? non gli conquistò tutta la Marca d’Ancona?...
Il mio nonno me le raccontava queste storie. Noi siamo di Naro, figliol mio; e
Naro era feudo dei Chiaramonte, e fu baronia di messer Matteo, padre di messer
Andrea: noi siamo stati vassalli della nobile casa… Adesso Naro è di messer Guglielmo Raimondo
Moncada; ma io… Io vivo qui, in Palermo, libero e padrone di me; e Naro,
fintanto che apparterrà a quell’usurpatore, non mi vedrà mai più!... Capisci
ora se so tutte le storie della nobile casa?... Oh! cos’hai?
L’ultima domanda,
fatta con tono di sorpresa e di interesse, era provocata dagli occhi del
giovinetto, pieni di lagrime, che scendevano silenziosamente su le gote. Il
pittore scese dal suo palco, e gli si accostò.
- Che cos’hai? ti
senti male, forse?
Il giovanetto scosse
il capo, vergognandosi d’essere stato colto in quell'istante di debolezza.
Luigi Natoli: Il Paggio della regina Bianca – Romanzo storico
siciliano ambientato nella Palermo del 1401, quando è appena tramontata la
grande epoca chiaramontana. L’opera è ricostruita e trascritta dal romanzo
originale pubblicato della casa editrice La Gutemberg nel 1921.
È
la presunta storia di Giovannello Chiaramonte, figlio di Andrea, che cerca di
risollevare la gloria del suo casato contro il gran giustiziere Bernardo
Cabrera, il re Martino e la regina Bianca di Navarra.
Pagine 702 – Prezzo di
copertina € 22,00
Disponibile al sito www.ibuonicuginieditori.it, www.lafeltrinelli.it, Amazon Prime e tutti i siti vendita online.
In libreria presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour - Palermo)
Nessun commento:
Posta un commento