venerdì 19 giugno 2020

Luigi Natoli: Matteo Palizzi e il disegno di guerra fra Latini e Catalani. Tratto da: Latini e Catalani vol 1 (Mastro Bertuchello)


- Bisogna metter subito mano al suo denaro! Noi abbiamo bisogno di denaro. Voi avete soltanto posto le fondamenta di una cospirazione per rovesciare il re; ma non basta sbarazzarsi del duca, finchè rimane Blasco Alagona, e intorno a lui il baronaggio aragonese, divenuto ricco spogliando i nostri... Voi sapete l’umore di questa città, che si è vista defraudare delle sue prerogative reali... Essa non è più capo del regno; gli Aragonesi han trasportato la sede reale a Catania; e la sommossa che scoppiò a Palermo contro i portieri i posatieri del re è un indizio del malumore che vi regna per questa diminuzione di dignità e di preminenza... Bisogna approfittare. Bisogna stringere intorno a noi i più grandi baroni della vecchia nobiltà siciliana. Bisogna che io apparisca agli occhi di tutti il difensore della stirpe latina, contro questi nuovi barbari piovuti dalle montagne della Catalogna coi mantelli di orbace e i piedi calzati di “zampitti”. Con noi abbiamo i Chiaramonte possenti nel contado di Modica, in Girgenti, in Palermo, in Caccamo; abbiamo Franceschello nostro cugino, Scalore degli Uberti, Iacopo Scordia, Santolo Villardita, i due Gangalandi... Ma non basta. Dobbiamo attirare anche gli altri: pacificare Manfredi Chiaramonte con Matteo Sclafani, per trarre anche costui, che è signore di un vasto stato... Voi sapete scrivere: da buon retorico componente una bella lettera, che faremo indirizzare da un qualche frate, ai baroni siciliani; agitate le misere condizioni della patria, impoverita, straziata da questi stranieri, che i nostri padri chiamarono qui compagni e non padroni... La cospirazione sta bene; ma bisogna che essa appaia come un tentativo della fazione catalana per sopraffare i baroni siciliani, spogliare le città demaniali dei loro privilegi, distruggere le nostre franchigie, annullare le costituzioni... L’odio, Damiano, bisogna seminar l’odio; il terreno è propizio ed è fecondo... Da che derivano i nostri mali? Da che la miseria? Da che le invasioni continue degli Angioini?... Dal mal governo di questi re catalani, circondati di baroni e signori catalani, incapaci di riportare una vittoria!... Guardate quest’ultima impresa del re Roberto; per sei mesi un pugno di uomini che si sarebbero dovuti disperdere con un soffio, tengono in poter loro Milazzo, e solo dopo sei mesi Blasco Alagona riesce a cacciarneli!... È modo di condurre la guerra, questo? E chi ha voluto la sconfitta delle navi siciliane a Lipari? Orlando d’Aragona, un bastardo del re Federico: Giovanni Chiaramonte e Andrea Tagliavia lo avevano dissuaso dall’attaccare battaglia! Ecco molti cavalieri nostri languire nelle torri del re di Napoli, e le nostre belle navi distrutte!... Ecco, Damiano, quel che bisogna dire e far penetrare negli animi!... Io ci ho pensato lungamente...
Parlando, Matteo aveva gli occhi sfolgoranti, e la sua persona si ingrandiva. Appariva chiaro sotto quel torrente di parole il superbo suo sogno: cacciati o soggiogati i catalani, detronizzato il re, sopra di chi la fazione vittoriosa avrebbe dovuto e potuto volgere gli occhi per instaurare una monarchia nazionale, se non lui liberatore della patria?
Damiano lo guardava con ammirazione. V’era nel tono della voce di Matteo, nell’energia del gesto, nell’aspetto una espressione di volontà violenta e senza scrupolo, che all’ammirazione faceva seguire la paura.
- Perdio! Matteo, tu hai una mente più vasta di quel che immaginavo!
Matteo ripetè:
- Bisogna seminar l’odio non soltanto contro Blasco e i Catalani, ma anche intorno al re... Mercanti e baroni debbono vedere in lui un tiranno, avaro e spoliatore.



Luigi Natoli: Latini e Catalani vol. 1 e 2 (Mastro Bertuchello e Il Tesoro dei Ventimiglia) – Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1300, al tempo del regno d’Aragona, del conte di Geraci Francesco Ventimiglia e dei fratelli Damiano e Matteo Palizzi, sullo sfondo della guerra fratricida fra Latini e Catalani. I due volumi sono la trascrizione delle opere originali pubblicate con la casa editrice La Gutemberg rispettivamente negli anni 1925 e 1926.

Mastro Bertuchello – Pagine 575 – Prezzo di copertina € 22,00
Il Tesoro dei Ventimiglia – Pagine 525 – Prezzo di copertina € 22,00
Disponibili dal sito www.ibuonicuginieditori.it, www.lafeltrinelli.it, Amazon Prime e tutti i siti vendita online. 
In libreria presso La Feltrinelli libri e Musica (Palermo), Libreria Sellerio (Mondello), Libreria Sciuti (Palermo) 

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