giovedì 2 giugno 2016

Luigi Natoli e il tricolore italiano.

 
 
Segno tangibile del patto, espressione visibile della concorde volontà nazionale, simbolo vivente dell'unità della stirpe, il tricolore sventolò nella reggia, sulle barricate, sui campi di battaglia; accese negli animi le fiamme degli entusiasmi; fortificò i voleri nella virtù del sacrificio; sorrise agli occhi dei moribondi; coperse le bare dei caduti; sfolgorò al sole nella gloria dei trionfi.
Cari e santi colori! Quando la prima volta apparvero composti in vessillo, non furon dono di principi: che non erano i colori e le insegne araldiche di una dinastia: ma furon eletti da popolo libero a consacrazione e simbolo di unione. Non fu bandiera di Reggio e di Bologna, non di Modena e di Ferrara; ma di quel primo nucleo, che sopra le rovesciate autonome comunali, già cagion d'odi insani, precorreva nella unità della repubblica Cisalpina, l'unità della patria.
Luigi Natoli
www.ibuonicuginieditori.it

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