giovedì 5 maggio 2016

Luigi Natoli e la fattucchiera Cicca Musco di Messina nel romanzo I cavalieri della Stella.

Note dell’autore sul personaggio storico:
Cicca Musco, celebre fattucchiera di Messina, ivi impiccata il 17 agosto 1671. Questi particolari son tratti da un processo di stregoneria svoltosi  in Sicilia nel secolo XVII. 
 
La Filanda era conosciuta per tutta Messina: nobili e plebei, ricchi e poveri, fanciulle innamorate e mogli tradite; mariti gelosi chiunque si sentiva agitato, tormentato da un dubbio, o desideroso di scoprire un vero, o di “fare una fattura”. Essa leggeva nell'avvenire, come in un libro; forse e senza forse l'occulto potere le derivava da qualche tremendo patto col diavolo. Ciò si sussurrava con qualche riser­va dagli spiriti più spregiudicati; ma con un profondo convincimento dalla mag­gior parte delle persone, che avevan sem­pre dei fatti da citare.
Cicca Musco era una donna tra i ses­santa e i settant'anni, piccola, magra, rugosa, con le guance spolpate, gli occhi ca­vernosi, i capelli canuti, radi e ispidi. Un aspetto che destava un senso di ribrezzo e di paura.
 
****
 
La maliarda allora trasse da un sacchetto che portava al collo un foglietto di carta logora e bisunta, lo spiegò sulla tavola, e spense due becchi della lucerna. La stanza si ottenebrò; una luce rossiccia e tenue faceva appena scorgere le tre figure di quella scena fantastica; la vecchia appariva più spaventevole, e le poche ciocche illuminate sembravan più irte, e come agitate da un fremito. Ella pronunciava delle parole inintelligibili, fermando gli indici distesi su la carta; su la quale apparivano segni incomprensibili e parole strane. Vi era in alto una croce, cinta d’aureola, e di qua e di là parole Agios, Atanatos, sotto alle quali due circoli, due esagoni e due altri circoli, disposti pel lungo della croce; agli angoli superiori del foglio due triangoli pieni di parole minutissime e incomprensibili; giù sette circoli su due file, una stella esagonale formata di due triangoli equilateri, e un triangolo con gli angoli segati da archi; e dei quadrati suddivisi, pieni di lettere, di numeri, di segni misteriosi.
Con aria ispirata, percorrendo con gli indici i segni e le scritture la vecchia mormorava:
- Iot. Sep. Orat. Nain. He.
Spirito dei tre venti
Quattro elementi
Tutti con me...
 La vecchia si agitava; il suo volto rugoso si allungava e si accorciava mostruosamente; le sue narici si dilatavano, gli occhi scintillavano, e i capelli si attorcevano. Don Gregorio e Clara Stella la guardavano con un terrore superstizioso, seguendone i movimenti, sforzandosi di penetrare nel significato di quei segni, di quelle parole; aspettando quasi, a ogni istante di vedere qualche cosa maravigliosa e terribile.
La maliarda alzò le mani, puntandole verso Clara Stella, che rabbrividì e si sentì bagnar la fronte di un sudore diaccio: con voce imperiosa e solenne esclamò:
- Io ti comando
per la mia potenza
spirito del mondo
dal profondo,
vieni in presenza
dimmi la verità
in nome dell’eterna Trinità.
I cavalieri della Stella di Luigi Natoli - Prezzo di copertina € 26,00 - Sconto € 15% - Spedizione gratuita.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento