martedì 15 maggio 2018

Luigi Natoli e la fattucchiera Cicca Musco - Tratto da: I cavalieri della Stella o La caduta di Messina


La Filanda Cicca Musco(1) era conosciuta per tutta Messina: nobili e plebei, ricchi e poveri, fanciulle innamorate e mogli tradite; mariti gelosi chiunque si sentiva agitato, tormentato da un dubbio, o desideroso di scoprire un vero, o di “fare una fattura”. Essa leggeva nell'avvenire, come in un libro; forse e senza forse l'occulto potere le derivava da qualche tremendo patto col diavolo. Ciò si sussurrava con qualche riser­va dagli spiriti più spregiudicati; ma con un profondo convincimento dalla mag­gior parte delle persone, che avevan sem­pre dei fatti da citare.
Era una donna tra i ses­santa e i settant'anni, piccola, magra, rugosa, con le guance spolpate, gli occhi ca­vernosi, i capelli canuti, radi e ispidi. Un aspetto che destava un senso di ribrezzo e di paura... 

La maliarda trasse da un sacchetto che portava al collo un foglietto di carta logora e bisunta, lo spiegò sulla tavola, e spense due becchi della lucerna. La stanza si ottenebrò; una luce rossiccia e tenue faceva appena scorgere le tre figure di quella scena fantastica; la vecchia appariva più spaventevole, e le poche ciocche illuminate sembravan più irte, e come agitate da un fremito. Ella pronunciava delle parole inintelligibili, fermando gli indici distesi su la carta; su la quale apparivano segni incomprensibili e parole strane. Vi era in alto una croce, cinta d’aureola, e di qua e di là parole Agios, Atanatos, sotto alle quali due circoli, due esagoni e due altri circoli, disposti pel lungo della croce; agli angoli superiori del foglio due triangoli pieni di parole minutissime e incomprensibili; giù sette circoli su due file, una stella esagonale formata di due triangoli equilateri, e un triangolo con gli angoli segati da archi; e dei quadrati suddivisi, pieni di lettere, di numeri, di segni misteriosi (2). 
Con aria ispirata, percorrendo con gli indici i segni e le scritture la vecchia mormorava: 
 - Iot. Sep. Orat. Nain. He.
Spirito dei tre venti
Quattro elementi
Tutti con me...

La vecchia si agitava; il suo volto rugoso si allungava e si accorciava mostruosamente; le sue narici si dilatavano, gli occhi scintillavano, e i capelli si attorcevano. Don Gregorio e Clara Stella la guardavano con un terrore superstizioso, seguendone i movimenti, sforzandosi di penetrare nel significato di quei segni, di quelle parole; aspettando quasi, a ogni istante di vedere qualche cosa maravigliosa e terribile. 
La maliarda alzò le mani, puntandole verso Clara Stella, che rabbrividì e si sentì bagnar la fronte di un sudore diaccio: con voce imperiosa e solenne esclamò: 

- Io ti comando
per la mia potenza
spirito del mondo
dal profondo, 
vieni in presenza
dimmi la verità
in nome dell’eterna Trinità... (2)

Note dell'autore: 

(1) Cicca Musco, celebre fattucchiera di Messina, ivi impiccata il 17 agosto 1671.
(2)Questi particolari son tratti da un processo di stregoneria svoltosi  in Sicilia nel secolo XVII.


Luigi Natoli: I Cavalieri della Stella o La caduta di Messina. Nell'unica versione originale pubblicata a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1908. 
Pagine 954 - Prezzo di copertina € 26,00
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