mercoledì 28 febbraio 2018

Luigi Natoli: le innovazioni di Cagliostro alla massoneria. Da: Cagliostro e le sue avventure.


Le logge seguivano tutta la stretta osservanza, ed eran sotto la protezione della Corte: sicchè era vano ogni tentativo di modificarle secondo quelle idee, che con la lettura dell’opuscolo di Giorgio Cafton, s’erano venute formando nella mia mente. 
Qualche visita che vi feci mi confermò nella mia idea, che cioè l’illuminismo, che era la dottrina di queste logge, conduceva a una specie di ateismo sterile. Ma dove io concepii la necessità di una riforma, fu a Lipsia, dove udii dalla stessa bocca di Scieffort, la sua dottrina. Essa era un impasto curioso della dottrina del primo fondatore Giovanni Boheme – la quale ammetteva che l’uomo riceveva direttamente da Dio un lume speciale, per cui poteva da sé raggiungere la perfezione – di riti massonici, e dell’ordine fondato da Adamo Weisshaupt, qualche anno prima, che mescolando fra loro la dottrina dell’illuminismo e i riti massonici ne aveva cavato fuori una setta più politica che altro; e che pretendeva poter generare il bene dalle stesse cause che generavano il male. 
Tuttavia io vi riscontravo qualche cosa che poteva servire ai miei scopi. 
Io facevo come l’ape. Andavo suggendo qua e là ciò che mi poteva servire. Dal conte di Saint-Germain, come da Scieffort; da Swedemborg – e da costui presi anzi molto – come da Cofton; dagli alchimisti di cui studiavo i segreti, come dai libri di mastro Altotas; dalle mie conoscenze di medicina come da quelle cognizioni superficiali di storia e della Scrittura; da quella mia forza occulta, come dalle pratiche magiche di cui conoscevo i procedimenti. 
Tutto ciò doveva servirmi nella esecuzione del disegno che già s’era fermato nella mia mente. 
Una voce interna mi chiamava a compiere grandi cose; l’avvenire si schiudeva dinanzi a me; io mi lanciai animosamente nel nuovo cammino, con la sicurezza della vittoria. 
“Tutto ciò che voi credete maraviglioso, e che sia frutto della vostra scienza, è vecchio; io lo appresi in un tempo del quale ho perduto la memoria. Voi tramutate i metalli? Ed io li tramuto da un pezzo; voi credete di possedere la pietra filosofale, ma vi ingannate: nessuno di voi conosce la formula segreta del divino Ermete Trimegisto incise sopra una colonna del tempio; perché nessuno di voi ha passato lunghi anni nella penitenza e nel colloquio con Dio e coi sette Angeli, come li ho passati io tra le rovine di Menfi o dentro le Piramidi misteriose, dove nessun mortale è mai entrato: voi credete di essere immortali, ebbene io dico a voi che non passerà un mese che Scieffort, colpito dall’ira divina, morrà.”

“La mia dottrina, che è la vera, ha uno scopo: la rigenerazione dell’uomo; mira ad aumentare la potenza e la dignità della sua anima; a insegnar loro, che per quanto grandi siano le cose maravigliose che egli può vedere, siano anche i sette angeli che stanno al cospetto di Dio, egli non deve adorarli, ma considerarli per uguali; che nel mondo degli spiriti o egli non deve penetrare, o se vi penetra, deve parlare da maestro e dominatore non già implorante o avvilirsi; poiché egli è stato creato a immagine di Dio, che gli ha dato il diritto di comandare e dominare la natura. Per giungere a questo non sono necessarie le vostre cerimonie; le vostre formule magiche; ma un cuor puro, un animo forte, amare, far del bene e aspettare!”


Luigi Natoli: Cagliostro e le sue avventure. Ricostruito nell'unica versione originale pubblicata a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1914. 
Pagine 884 - Prezzo di copertina € 25,00
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