giovedì 27 luglio 2017

Luigi Natoli: ...Era assai bello Fioravante! - Tratto da: Fioravante e Rizzeri.


Don Calcedonio aprì il teatro, dove lo aspettavano due suoi cooperatori; dieci o dodici invece lo aspettavano fuori e intanto guardavano il tabellone dipinto, diviso in otto scompartimenti, che raffiguravano le imprese più salienti di Fioravante e di Rizzeri. Una leggenda diceva “Fioravante combatte con Finaù” e più giù “Rizzeri libera Fioravante”.
- Dov’è Fioravante? È quello? – domandò un ragazzo forse nuovo a quello spettacolo, indicando uno scompartimento. 
- Quello? Dove hai la testa? Quello è Rizzeri, e quell’altra è la regina Biancadoro, che gli dà una pietra preziosa… Oh che non sai che la regina Biancadoro, appena partito Fioravante, si ricordò di un talismano che voleva dargli, una pietra preziosa, che chi la portava addosso, non gli potevano malefizi; e che la consegnò a Rizzeri, paladino di Francia, giunto allora allora, perché salisse a cavallo e raggiungesse Fioravante per dargliela? E se non sai questo, come puoi capire il resto? 
- So assai della regina Biancadoro! Se tu me lo dici…
- È facile saperlo, se tu guardi bene le figure. Quello là è Fioravante, quando incontra tre saraceni che conducono con sé una donzella. Essa dice: “Vergine Maria, aiutami”; e non appena vede Fioravante, corre verso di lui, gridando: “Cavaliere cristiano, abbi pietà di me, che sono di gentil lignaggio”. Uno dei saraceni la batte per farla ritornare indietro. Dice Fioravante alla donzella: “Non temere che se anche fossero cinquanta invece di uno, non ti farebbero oltraggio”. Allora dice il saraceno: “Cavaliere, va pei fatti tuoi, e lascia stare questa damigella, se non vuoi trovare la morte!” – Risponde Fioravante: “Ah! ah! m’incresce che tu sia solo, e non abbia miglior compagnia, chè mi fa vergogna combattere con uno; ma questa damigella mi chiede aiuto, ed io non posso rifiutarglielo”. Il saraceno corre a chiamare gli altri due compagni, e torna, e assalgono Fioravante. Vedi come egli ne atterra due? il terzo fugge. In questo altro scompartimento Fioravante va con la damigella a una baracca, dove i saraceni stavano prima arrostendo un pezzo di carne, e lì si toglie l’elmo. Era assai bello Fioravante! La donzella tremò, e disse: “Cavaliere, tu hai fatto molto per me, e ne lodo Iddio, però sono in tua balìa, fa di me quel che vuoi”. Rispose Fioravante: - “Damigella, non temere, ch’io non brutterò il tuo onore e il mio, ma intanto mangiamo, chè ho fame, e quelli là ci hanno preparato di che desinare”. Dopo la damigella prese a dirgli: “Cavaliere, non ti meravigliare perché io son ridotta in questo stato: sappi ch’io son figlia del re di Dardenna, che è in guerra col re di Balda di nome Balante. Da tre giorni mio padre è assente da Dardenna, e io con alcune damigelle passeggiavo nel giardino, quando fui assalita da una mano di saraceni, che si erano appiattati lì d’intorno. Le damigelle furono rapite, io capitai in potere di quei tre saraceni, dai quali tu m’hai liberato. Io mi son raccomandata alla Vergine Beata, e sua mercè ho salvato l’onore e la mia verginità; voi m’avete tratto dal vituperio, ed ora sono in vostra balìa”. Fioravante le domandò il nome, e quella rispose: “Io ho nome Uliana, e voi, cavaliere, come vi chiamate?”. Rispose: “Guerrino”, perché gli convenne tramutarsi il nome, essendosi ricordato che egli era cugino di Uliana… Ma ecco che incomincia lo spettacolo. 
Gli spettatori si presentavano, pagavano il prezzo ed entravano alla rinfusa, urtandosi e spingendosi per prendere i primi posti, con grida, imprecazioni, male parole, un tumulto indescrivibile. Una voce gridò dal palcoscenico: 
- Oh! che non volete finirla? Statevi zitti!
Ma si levò il sipario, e questo fu il mezzo più persuasivo per imporre il silenzio, che si fece repentinamente sì che non si sarebbe sentito neppure il volare d’una mosca.


Luigi Natoli: Fioravante e Rizzeri
Pagine 309 - Prezzo di copertina € 19,00
Sconto del 15% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 

Nessun commento:

Posta un commento