Il convento piccolo e all'aspetto povero,
si mostrava aderente alla chiesa; alto due piani, con le finestrelle piccole;
e sovrastava alle famose sepolture o catacombe, ove i cadaveri, ridotti in
scheletri vestiti di sacco o di roboni, stanno schierati in più ordini. Spettacolo
triste e nel contempo riprovevole e ridicolo dell'uomo, in atteggiamenti, che
tolgono all'onestà della morte ogni grandezza ed ogni profondità di mistero. Ma
in quei tempi, pareva rendere ai vivi l'orrore della vita, con lo spettacolo
orrendo di quel che diverremo: ossa e null’altro. L'illusione che sotto la
pietra e dentro la bara, il corpo rimanga intatto, si distrugge; le ossa sono
tutte simili e noi non riconosciamo le fattezze amate nei sogghigni dei teschi.
Luigi Natoli
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