Era il pomeriggio. La via era affollata
di gente, perché era la vigilia dell'Assunta, festa solenne dei Cappuccini.
Gente che andava e gente che veniva: un viavai continuo: portantine di tutti i
colori e carrozze padronali, carretti, pedoni; questi in maggior numero, uomini
in giamberga e in giacca, donne col manto chiuso nel naso, lasciando liberi gli
occhi neri e fulgidi; ragazzi che empivano la strada dei loro cicalecci;
venditori di acqua, che la portavano sul fianco, coi bicchieri infilati in un
ordegno di ferro; o di semi di zucca, o di ceci abbrustoliti: tutta gente che
vociava, nel lungo tratto di strada.
Allo svolto della strada che conduceva
ai Cappuccini, la folla era più fitta. Delle baracche cucinavano, delle altre
facevano focaccie, qui una tenda vendeva dolciumi, lì una tavoletta esponeva
Madonne di argilla, coricate con le mani stese ed aperte, vestite di bianco col
manto azzurro; grandi e piccole; più in qua l'«incatena corone», torcendo i
fili di ottone intorno ai grani del rosario; e fra tutti, le piccole bare,
con madonne di cera, illuminate, portate da quattro ragazzi che gridavano con
le vocine squillanti: «viva Maria». Ma su tutto ondeggiava un odore di fritto,
tra il fumo delle padelle, nelle cucine improvvisate.
Fra questa folla varia e multiforme
andava il Meli discorrendo col giovane che gli camminava a fianco.
Chiacchierando così, e scansando il
continuo andirivieni, erano giunti al convento. La folla era più fitta e bisognava
fermarsi. Dalla croce di legno, alta sopra uno zoccolo, fino a quella specie di
portico pieno zeppo di... miracoli o «ex voto», dipinti da pittori da
strapazzo, la gente si ammassava. La chiesa era piccola e non c'entrava tutta;
gran parte sostava. Un frate raccoglieva l'elemosina.
Eppure in quel viavai di gente allegra,
in mezzo a quel cicaleccio, a quelle grida continue, nel convento un uomo
moriva. E aspettava con l'ansia di chi teme di non fare in tempo.
Il Meli attraversò il portico dinanzi la chiesetta,
piegò la testa, vedendo nella navata l'immagine della Madonna, coricata fra le
candele accese; e salì le scale del convento.
Nella foto: La Madonna Assunta che si venera nella chiesa di S. Maria della Pace (Cappuccini) di Palermo.
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