mercoledì 28 ottobre 2015

Luigi Natoli nel romanzo Fioravante e Rizzeri: don Calcedonio organizza l'opera dei pupi in casa del duca di Terrabruciata


Era un bell’affare quello ideato dal signor duca di Terrabruciata! Non s’imbarazzava don Calcedonio della scelta, potendo egli al modo stesso dare una rappresentazione tratta da Buovo d’Antona come da Orlando o da Bradamante e Ruggero; né si preoccupava di avere chi lo coadiuvasse; né di dover portare qualche altro paladino; ma, piuttosto della lingua che avrebbe dovuto usare. Egli adoperava il linguaggio fabbricato da lui, tra italiano e dialettale, spesso dialetto con desinenze italiane o lingua con desinenze del dialetto; il che formava un cibreo saporitissimo, al quale davano colore le frasi più pittoresche e più volgari del vernacolo anzi del gergo, messe in bocca ai paladini. Ma poteva adoperare lo stesso linguaggio nella sala del duca? Ecco il busillis!
Andò intanto ad avvertire Cosimo, il suo aiutante, che sapeva imitare le voci di donne; e non potendo portare su l'organino in casa d'altri, andò a trovare un vecchio suonatore di violino, perché al modo antico, nascosto nel teatro, accompagnasse col solito mi, do, re, i combattenti. Poi scelse fra i vari cartelloni dipinti quello che diceva: "Orlando combatte con Ferraù di Spagna e lo abbatte".
La sorpresa delle signore e delle signorine vedendo il cartellone, e le risate che accompagnarono le papere infioranti il linguaggio di don Calcedonio, lo spasso che quei combattimenti suscitarono non si dicono; solo diremo che alla fine (lo spettacolo non durò più di mezz’ora) don Calcedonio ricevette dal mastro di casa una busta contenente cinque biglietti da cento lire. Fu un altro spettacolo. Si aspettava che il duca gli regalasse duecento lire: ma cinquecento? Si profuse in ringraziamenti; e per non essere da meno del signor duca, ne regalò alla sua volta, trenta al suonatore e settanta al suo aiutante; il resto lo intascò lui, ma cominciò a pensare a quello che poteva fare con quelle quattrocento lire piovutegli dal cielo.
 

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