Questa appendice vuole dare ai
lettori, che hanno difficoltà con il siciliano, la possibilità di comprendere agevolmente la poesia di
Giovanni Meli con una traduzione letterale a fronte come guida. Nell’ottocento ci sono state traduzioni
poetiche delle poesie del Meli in italiano e si sono cimentati diversi
pregevoli traduttori e poeti; molto bella anche la traduzione in dialetto
veneto operata dal poeta Antonio Lamberti (1818).
Qui non si è voluta proporre una traduzione poetica in italiano, per
l’evoluzione del linguaggio poetico moderno sarebbe stata difficile e
artificiosa, e non avrebbe prodotto lo
stesso godimento del fraseggio poetico del siciliano di Meli. Si è scelta
perciò una traduzione letterale delle parole come una guida. La maggior parte
delle parole scelte dal Meli sono ben
comprensibili e nello stesso siciliano se ne può cogliere la sonorità della
rima; il lettore dopo avere trovato il
significato delle parole più astruse nella traduzione letterale, può agevolmente ritornare sul testo in
siciliano. Questa guida può essere utile
anche per tanti siciliani che praticano
poco il dialetto e che possono incontrare difficoltà con parole antiche e modi
di dire caduti in disuso. Qualche nota
aggiuntiva è stata posta con un richiamo per i passi più controversi. Sono stati evitati esegesi e commenti molto
lunghi perché la poesia deve in qualche modo godersi senza eccessi di preordinate
interpretazioni.
Riguardo alla scelta delle poesie qui inserite
non è stata facile per la vastità dell’opera di Meli, un oceano dove si rischia
di abbondare con la pesca. Considerato
che questo volume riporta l’opera di Natoli su Meli, sono state inserite poesie che Natoli ha utilizzato nel romanzo
“l’Abati Meli” e tutte le poesie che
scelse per il suo trattato sulla poesia siciliana “Musa siciliana”; più qualche
altra poesia dove il messaggio di Meli pare descrivere i nostri giorni.
Per quanto riguarda i testi in
siciliano del Meli si è fatto
riferimento: alla Edizione
Interollo – Palermo del 1814 - curata dallo stesso Autore; e alla Edizione
curata da Edoardo Alfano del 1914 – Ed. Piazza – Palermo.
Per la traduzione letterale delle
parole più oscure si è fatto riferimento: alle note dell’edizione del
1814; al dizionario delle voci oscure
che l’editore Roberti di Palermo inserì in calce alla edizione delle poesie di
Meli del 1838; in qualche caso al
dizionario del Mortillaro; per le poesie inserite ne la “Musa siciliana” alle
stesse note di Luigi Natoli.
Francesco Zaffuto
Cinque brani poetici che caratterizzarono la vita e il pensiero di Meli
La pace (inserita nel romanzo di
Natoli “L’Abati Meli”)
La cicala (inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
La fortuna
Lu chiantu d’Eraclito(inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
A Dio (inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
Dalle Favole morali
Li surci (inserita nel trattato di
Natoli “Musa siciliana”)
Li babbaluci (inserita nel
trattato di Natoli “Musa siciliana”)
Li granci
L’aquila e lu riiddu
L’allianza di li cani
Li crasti
Odi all’amore e alla bellezza
L’occhi (inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
La vucca (inserita nel romanzo di
Natoli “L’Abati Meli”)
Lu labbru (inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
Li capiddi (inserita nel romanzo
di Natoli “L’Abati Meli”)
Lu neu (inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
La simpatia (inserita nel romanzo
di Natoli “L’Abati Meli”)
Dell’amore per la terra – La Bucolica
Introduzione, primo sonetto (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Primavera - Piscatoria (inserita
nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
Estate – Il canto di Tirsi (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Autunno – L’arrivo del temporale (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Autunno – Il canto di Ergasto (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Autunno – il canto di Polemuni (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Inverno - L’uccisione del maiale
(inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
Dal Don Chisciotte
Il lamento di Sancio per la morte dell’asino (inserita nel trattato di
Natoli “Musa siciliana”)
Dalle satire
Lu tempio di la Fortuna
Ode al vino – dal Ditirammu (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Dagli Epigrammi
Ricetta pri la vigilia (inserita nel trattato di Natoli “Musa siciliana”)
Ricetta pri lu sistema di Miceli (inserita nel trattato di Natoli “Musa
siciliana”)
Dai sonetti con dedica
Sonetto per il pretore Regalmici che abbellì Palermo (inserita nel
trattato di Natoli “Musa siciliana”)
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