Io non ho inteso né di scrivere una vita, né di
illustrare i tempi del poeta; ma semplicemente e puramente di esaminare nel
modo più completo donde e come proceda l’arte sua, perché egli
indipendentemente dal suo genio poetico sia sempre una grande figura de la
nostra istoria letteraria, perché egli sia grande non solo come poeta ma come
scienziato. Vi ha in questo poeta tutta la spontaneità graziosa de la
poesia popolare, che ei studiava attentamente, tutta quella felicità di
linguaggio evidente, contemperata da la matura riflessione de l’artista; da un
gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de
l’oriente. E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei
gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi;
armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte
con discernimento fine, amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento
eccitato. Così egli vela
modestamente il desiderio intenso dei sensi, senza strozzarlo ipocritamente con
quei lagni evirati degli accademici onde era infestata l’arte italiana.
Luigi
Natoli.
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