giovedì 11 aprile 2024

Luigi Natoli e le rivolte in Sicilia: La strage nel Tiraz alla corte di Guglielmo I. Tratto da: Gli ultimi saraceni. Romanzo storico siciliano.

 
Si trasse un po’ da parte; e tosto la tempesta dei colpi si rovesciò sui battenti, con novella furia. Per quanto solida, e verisimilmente sbarrata, la porta non potè resistere a lungo. Tremò, vacillò, cedette, si abbattè con un fracasso di tuoni. L’onda furiosa si rovesciò sulle stanze che parevan deserte. I telai stavan lì abbandonati, con ancora pezze di seta non terminate, avvolte da una parte, dall’altra imprigionate nell’ordito. La cupidigia di quelle stoffe pregiate gittò la moltitudine sopra i telai; si udì uno scricchiolìo di legno spezzato; si videro le assi dei telai cadere in frantumi; i fili rompersi, la seta lacerarsi fra le mani che se la contendevano. 
Orsello non se ne curò; aveva altro per la testa: l’indugio anzi di quei vandali intorno agli strumenti della nobile industria, serviva al suo disegno. Più liberamente egli poteva cercare di Agar. Ma dov’era ella? Le stanze del tiraz erano state abbandonate; ma dove si eran rifugiate le donne?
Egli andava frugando, allontanandosi dalla turba, che intenta al saccheggio, si diradava di qua e di là. 
A un tratto delle grida femminili lo colpirono. Corse velocemente, e guidato da quelle grida, scese per una scala, e si trovò dinanzi a una porta spalancata, per la quale erano entrati due o tre di quei saccheggiatori, che si eran fermati attoniti e commossi da una nuova febbre dinanzi a una folla di fanciulle spaventate che si stringevano l’una all’altra, gridando e implorando pietà. 
I nomi di Gesù, d’Allah, di Iavè invocati nello spavento si mescolavano fra quelle grida supplichevoli. 
Erano donne d’ogni paese e d’ogni razza; qualcuna matura, le più giovani, né mancavano fanciulle ancora acerbe. Greche dai capelli d’oro, slave dalle chiome nere e dai profondi occhi vellutati, arabe ed ebree dal colorito bruno e dai grandi occhi a mandorla, francesi sottili e bionde, siciliane di puro sangue italico o di sangue misto;... ma fra loro non c’era Agar.
E uscì di fretta, senza neppur voltarsi al raddoppiarsi disperato delle grida. Accorrevano altri, attirati da esse, e si precipitavano nella stanza. E allora come una mandra imbestiata, accesi gli occhi, vibranti le arterie, irritati dalle stragi compiute, dal sangue che arrossava le loro mani, si gittarono sopra quelle fanciulle, ma Orsello correva di stanza in stanza, col cuore tremante dall’ansia e dal timore di qualche male: dappertutto scorgeva le tracce del saccheggio, e qua e là guardie ed eunuchi scannati, immersi in larghe pozze di sangue: da ogni parte gli giungeva all’orecchio lo spaventevole mugghio della selvaggia invasione. Egli non sapeva dove andasse: entrava in ogni stanza, spinto dalla febbre che gli ardeva nel sangue, sentendo ogni volta nascere una speranza, che si spegneva subito, dopo una infruttuosa ricerca. 
Nel palazzo rimasero pochi ribaldi, che ora si attardavano a raccogliere gli avanzi del saccheggio, o a cercar nuovo sfogo alla libidine. Rimaneva anche chiuso nelle sue stanze, Guglielmo, prigioniero, custodito da cavalieri e guardie, muto, avvilito, in un angolo. 
Orsello e Silvestro ripresero allora la loro ricerca fra i cadaveri e i frantumi, per le stanze spalancate, abbandonate; spettacolo miserando di un’ora di selvaggio impero della bestia umana. 
Agar non c’era, né fra le donzelle uccise, nè fra quelle rimaste vive nel palazzo. Doveva dunque essere fuggita; doveva essere scampata così alla morte, come all’ignominia degli amplessi bestiali....


Luigi Natoli: Gli ultimi saraceni. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo di Guglielmo I e di Matteo Bonello. 
L'opera, per la prima volta pubblicata in libro ad opera dei I Buoni Cugini editori, è la fedele trascrizione del romanzo originale pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia dal 5 agosto 1911. Il volume include da una ancor più rara ode a Willelmo I composta dall'autore nell'aprile del 1881. 
Pagine 724 - Prezzo di copertina € 25,00
Copertina di Niccolò Pizzorno 
Il volume è disponibile:
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