martedì 12 dicembre 2017

Luigi Natoli: il caso di coscienza del giudice Cantelli. Tratto da: Chi l'uccise?


Tu sei giudice; non hai avuto in vita tua che una legge; il dovere. Quando la sera ti sei coricato la coscienza non t’ha rimorso; essa è stata veramente dignitosa e netta. Per questo sei stato un uomo nel senso più nobile della parola. Ora tu vorresti rinunziare a questa virtù per appagare un tuo, particolarmente tuo sentimento. Tu non vendicheresti la società offesa, ma te solo. E per vendicare la morte di un uomo, ne uccidi un altro, che con quella morte non c’entra, ma che è colpevole soltanto contro di te. Fai servire la giustizia per coprire la tua sete di vendetta. È questo il tuo dovere? Ma deponi il nome e la coscienza di giudice: non ne sei degno!
 Quando avrai consegnato al boia la testa di Corrado, credi tu di metter pace al tuo cuore? La memoria del tuo omicidio ti sorgerà innanzi, e ti rampognerà d’aver ucciso un innocente. Egli è colpevole dinanzi a te: chi lo nega? ma tanto è più giusta, più santa la tua giustizia, se astraendoti dal tuo caso particolare concluderai come vuole il dovere. E poi, sii logico: vuoi tu condannare due cuori che si amano, giovani, pieni di sogni? E non puoi riparare al malfatto?


Luigi Natoli: Chi l'uccise? 
Pagine 146 - Prezzo di copertina € 13,50
Chi l'uccise? fa parte anche del volume i tre romanzi del Risorgimento siciliano: Braccio di Ferro avventure di un carbonaro, I morti tornano..., Chi l'uccise? - Pagine 880 - pagine 880 - Illustrato da Niccolò Pizzorno. 
Disponibili in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Disponibili dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 

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