Per Benoist cominciava da quel punto la vera vita da campo: fino allora
non aveva fatto che viaggiare, sulle strade ferrate o a piedi; la battaglia era
stata lontana e salvo il rombo del cannone, cupo e lungo come un tuono remoto e
prolungato dagli echi, e il passaggio di qualche treno di feriti, non aveva
veduto altro. La vista dei feriti, pallidi, con le teste o le braccia coperte
di bende insanguinate e il loro numero, che pareva infinito, avevano ridestato
le sue antiche idee umanitarie, la sua avversione per la guerra; la sua pietà
umana, il suo ardore per la pace e per la fratellanza.
Ora lì,
nell’aspettazione di quel momento, anche Benoist pareva pervaso da quella
febbre operosa di preparativi. In verità non era così sicuro e svelto come
altri ufficiali; e doveva fare uno sforzo di memoria per ricordarsi quel poco
da lui imparato nel suo breve tirocinio per sostenere gli esami di ufficiale di
complemento. I suoi occhi di pensatore, velati dalle lenti non avevano la
percezione rapida e lo scintillìo di un proposito eroico; ma egli si aiutava
imitando gli ufficiali più esperti. Qualche volta, trasportato dal suo abito
mentale, dimenticava i doveri della gerarchia, e vedendo nei soldati
nient’altro che operai, e in sè un compagno, dava una mano, come un soldato
semplice. E questo suo gesto gli procurava le simpatie entusiastiche dei suoi
soldati, e un elogio del comandante, che percorrendo il battaglione, e visto
Benoist all’opera, sclamò:
- Bravo! ecco un vero
cuor di soldato!...
L’elogio fece arrossire Benoist,
che in quel momento pensava a tutt’altro che ad avere un cuor di soldato.
Luigi Natoli: Alla guerra!
Pagine 931 - Prezzo di copertina € 31,00 - Sconto 20%
Con le illustrazioni di Niccolò Pizzorno
Con le illustrazioni di Niccolò Pizzorno
Disponibile su Amazon e in tutti i siti di vendita on line.
Disponibile dal catalogo prodotti del sito: www.ibuonicuginieditori.it
Nessun commento:
Posta un commento