Era un ragazzo – così pareva dall’aspetto
– un ragazzo bruno, dai capelli nerissimi, tagliati sulla nuca, dagli occhi di
giavazzo sotto le lunghe ciglia, d’un aspetto piuttosto malinconico come di chi
ha un segreto rimpianto. Il suo corpo agile e svelto, aveva un non so che di
indefinito, quasi femineo nella piccolezza dell’ossatura e nella pienezza delle
curve.
- Esteban, – aggiunse la regina – è già
vissuto in Sicilia per qualche tempo…
Queste parole avevano fatto balenare una
luce sul volto del paggio; raggio di sole che rallegra un prato giocondo di
fiori, o lampo che discopre gli orrori di una notte tenebrosa. Le due espressioni
si alternarono in quell’attimo e si confusero.
Le damigelle guardavano con curiosità
quel paggio, la cui bellezza strana e quasi selvaggia aveva un fascino
speciale; e si domandavano tra sé, come quando e perché egli era stato in
Sicilia.
La loro curiosità frenata davanti alla
regina, ebbe libero sfogo quando, avendo un valletto sollevata una tenda, annunciato
il re, la regina le congedò. Allora uscendo nell’anticamera, si lasciarono
trasportare dalle congetture tra le fantasticherie più remote, e come videro
uscire Esteban e sedersi in anticamera, presso una finestra, lo circondarono
per appagare la loro curiosità e anche per vederlo meglio.
Ma Esteban non parve commuoversi nel vedersi
attorno quelle giovani donne graziose e desiderabili; si sarebbe detto anzi che
lo infastidivano.
Luigi Natoli: Il paggio della regina Bianca
Pagine 702 - prezzo di copertina € 23,00 - sconto 15%
Disponibile su Amazon e in tutti i siti di vendita online
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it con lo sconto del 20%
Nessun commento:
Posta un commento