giovedì 14 dicembre 2023

Luigi Natoli: Il carretto siciliano. Tratto da: Almanacco del fanciullo siciliano.

Eccolo: passa tirato da un cavallo pomposo nei suoi finimenti scintillanti, coi pennacchi rossi svolazzanti e la sonagliera che ciancia allegramente. Il carretto esce ora dal cantiere del pittore, e i colori vivaci luccicano sotto la fresca vernice. Il carradore lo ha solidamente costruito, ne ha intagliate le spallette, la raggiera delle grandi ruote, le aste; e il pittore ha riempito gli intagli di rosso, di azzurro, di verde, di bianco, sul fondo giallo vivo: e vi ha dipinto svolazzi, foglie, disegni bizzarri, come gli dettava la fantasia capricciosa. Con una profusione di colori che abbagliano, nel fondo vi ha dipinto una grande stella, nell’interno delle spallette figure geometriche, triangoli addossati l’un sull’altro; ma nei riquadri esterni delle spallette ha dipinto quattro storie. Guarda: rappresentano quattro episodi della fanciullezza di Gesù: la Nascita, l’Adorazione dei Magi, la fuga in Egitto, la Disputa coi dottori. Il pittore li ha riprodotti da stampe: ma in un modo suo particolare, con un gusto tutto suo; con colori di suo genio.
È un’arte popolare, ingenua, primitiva: ma ha uno stampo così originale, che gli studiosi ora cominciano a guardarla con altr’occhio, e non con quel dispregio o quella indifferenza di prima. Il carretto siciliano è unico nel suo genere, e i forestieri ne comprano piccoli modellini, per ricordo. Forse si dovrebbe dire più propriamente carretto palermitano, perché sembra che questa pittura abbia per patria Palermo.
I soggetti dei quadri non sono soltanto quelli che abbiamo veduti in questo carretto. La vita di Gesù, ne offre tanti e tanti, e il pittore popolare ne sceglie ora questi, ora quelli; ma sempre in relazione fra loro: o tutti e quattro dalla fanciullezza, o dalla predicazione, o dalla passione.
Ma altri soggetti prende dalla Sacra Scrittura: o i fatti di Mosè; o la storia di Ester; o quella di Giuditta; o quella di Giuseppe... Altri soggetti sono tolti da un bel poema nostro, la Gerusalemme liberata; o dai fatti di Cristoforo Colombo; o dalle Crociate; o dalla Storia di Sicilia; ovvero da romanzi che furono famosi, come quello intitolato Paolo e Virginia. Talvolta sono le battaglie di Napoleone; o quelle delle guerre franco-prussiana del 1870; e forse vedremo un giorno rappresentata la nostra guerra ultima.
Oh non han povertà di soggetti questi pittori; e tutti escono dalle loro mani con la stessa vivacità di colori, con lo stesso modo di disegnare le figure. E non mutano: da circa ottant’anni di padre in figlio conservano questa tradizione; e fanno bene.


Luigi Natoli: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura regionale e nozioni varie. 
L'opera è la fedele trascrizione del volume originale pubblicato dalle Industrie Riunite Editoriali Siciliane nel 1925, corredato con le foto dell'epoca. Attraverso un viaggio immaginario che parte da Catania e finisce a Messina, passando per tutte le città della Sicilia, l'autore spiega ai fanciulli dell'epoca storia, attività economiche, tradizioni e leggende della Sicilia. Una lettura resa piacevole dal modo gentile e semplice con cui il professore Natoli si rivolge ai ragazzi. Il volume è impreziosito dalle foto dell'epoca. 
Pagine 274 - Prezzo di copertina € 19,00
La copertina di Nicolò Pizzorno riproduce esattamente il volume originale. 
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