La chiesa dell’Annunziata era stata eretta da pochi anni sulle rovine di un’altra chiesa distrutta nel secolo XIV; e accanto ad altra, dello stesso titolo, appartenente a confrati, che però l’avevano abbandonata, e avevano trasportato il loro archivio, il sagramento, i vasi, tutto insomma nella nuova; che esiste tutt’ora, nella sua graziosa forma originale, accanto all’edifizio del Conservatorio di Musica, dentro il quale si trovano il portico e gli avanzi della chiesa dei confrati. Allora questo portico e la chiesa abbandonata comunicavano con la nuova.
Il La Lumia seguito da qualche altro, afferma che la chiesa nella quale si svolsero gli avvenimenti che qui si narrano, era quella dei confrati ora diventata refettorio del Collegio di Musica, e sul muro esterno di esso fece apporre una lapide commemorativa. Ma poiché la nuova chiesa esistiva già, gli storici, se quella vecchia esisteva ancora, non avrebbero distinto le due chiese accanto, con un aggettivo, la chiesa nuova e la chiesa vecchia? Invece dicono semplicemente chiesa dell’Annunziata. Dunque ce n’era una ed è l’attuale. La lapide dovrebbe essere spostata o corretta.
Luigi Natoli: Squarcialupo
Nella versione originale pubblicata per la prima ed unica volta a puntate, in appendice al Giornale di Sicilia nel 1924. Pubblicato per la prima volta in unico volume ad opera de I Buoni Cugini editori.
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