L'automobile ansava per strade fatte arride dalla crudeltà della guerra: pareva che di proposito cercasse le immagini più terribili delle devastazioni, per imprimere nella memoria di Bianca indelebilmente la vasta, orrenda visione.
Tramontava. Un tramonto triste, fosco nel quale le nebbie rosseggiavano, e qualche raggio di sole che rompeva le nubi, pareva uno zampillo di sangue. Il sangue della Francia che gemeva ancora sotto l'immane guerra.
Giunsero a un villaggio, del quale non esisteva in piedi una sola casa. Immane mucchio di rovine deserte, che nell’ultimo bagliore crepuscolare avevano un aspetto più angosciante, l’automobile doveva andar lentamente e cautamente nel solco aperto tra le rovine pel passaggio dei carri. Quelle macerie erano irriconoscibili. Sassi sbriciolati e terriccio; di fra i quali emergeva qualche piede di tavola, o qualche trave di ferro contorto, o la spalliera di un letto. Un lembo di stoffa, uscendo di fra’ sassi, svolazzava. Dall’ombra nel quale il villaggio era scomparso, salutava forse con quel lembo di stoffa i vivi che passavano? Bianca rabbrividì. Su la parte più alta del villaggio, dove le macerie erano maggiori, qualche cosa diritta, rigida, si levava in aria. Bianca mandò un grido di spavento religioso. Era un Cristo. Un Cristo crocefisso, grande. L’ultimo guizzo di luce, estinguendosi sul suo corpo piagato, gli diede come un fremito di carne ancor vivente. Solo, nella rovina della chiesa, diritto nell’altare sepolto; solo, con le braccia aperte, col capo inchinato sul petto ferito, solo sopra la grande rovina, sopra le stragi, sopra le nefandezze; solo sopra la furia degli odii bestiali, rimaneva il Cristo nell’ultimo gesto del suo sacrificio; e parea che contemplando quelle rovine, con bocca amara mormorasse:
- Ah! non per questo offersi io la vita!
E Bianca mirò quell’immagine, che le bombe e l’incendio avevano lasciata intatta; e s’abbandonò sui cuscini del sedile piangendo e pregando.
L’automobile passò oltre.
Luigi Natoli: Alla guerra! – Opera inedita.
Romanzo storico ambientato nella Francia del 1914, all’inizio della Prima
Guerra Mondiale. L’opera,
mai pubblicata in libro, è la costruita e trascritta dal romanzo originale,
pubblicato unicamente a puntate, in appendice al Giornale di Sicilia, nel 1914.
Dopo cento anni riprende vita in unico volume ad opera de I Buoni Cugini
editori.
Copertina di Niccolò Pizzorno
Pagine 954 – Prezzo di
copertina € 31,00
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