La piazza Marina,
così detta perché da prima era seno di mare, da più d’un secolo era
prosciugata; essa era chiusa dalla parte di mezzogiorno dalle mura della Kalsa,
qua e là abbattute, e dalla parte di levante da uno sprone di terra, (ancor
visibile nello stereobate su cui sorgono l’Hotel de France, e il palazzo
dell’Intendenza,) il quale finiva sulla Cala, con una chiesa, sotto la quale si
agganciava la catena da chiudere il porto; dal che la chiesa prese il nome di
S. Maria della Catena.
Questo sprone, nei
tempi antichissimi formava un molo naturale, difendeva e proteggeva, il porto
profondo, a cui la città doveva il suo nome greco: Panormo (tutto porto). Dalla
parte esterna, sul mare, al limite del quartiere arabo della Kalsa, e cioè dove
ora corre la via Butera, su questo sprone era un borgo di Greci, con la loro
chiesa di S. Nicolò. Da loro prese il nome la porta, che, rifatta, serba fino
ad oggi il nome di Porta dei Greci.
La piazza Marina era
dunque compresa fra questo sprone più elevato, la parte alta della Kalsa, e
giungeva fin presso allo sbocco della via del Parlamento, comprendendo la via
Bottai e l’area del palazzo delle Finanze; il porto, dal lato ove è la chiesa
di S. Sebastiano, penetrava ancora un po’ di più, e giungeva fino all’Arsenale,
il Tercianatus dei vecchi documenti, che ha lasciato il nome alla piazzetta di
Terzana.
Sullo sprone non
v’erano edifici notevoli, salvo che lo Steri, l’antica e nobile dimora dei
Chiaramonte, accanto a cui la casa men bella dei conti di Cammarata e la chiesa
di S. Maria della Catena.
Dietro lo Steri
sorgevano la chiesetta di S. Antonio, ancora esistente, e la chiesa di S.
Nicolò, or da un secolo circa distrutta.
Le altre case
intorno eran piccole dimore, frammezzate da orti e giardini, tra i quali, dalla
parte opposta allo Steri, sorgeva nella sua bella architettura ogiva la chiesa
di S. Francesco dei Chiovari e accanto a essa si innalzava bruna, massiccia ,
fiera nei suoi merli, con finestrette simili a feritoie, la torre di Maniace o
volgarmente di Manau.
Fra quelle case
v’era qualche taverna, sulla cui porta una fronda di alloro rinsecchita serviva
d’insegna.
L’erba cresceva
nella piazza; e delle capre dal pelo lungo e dalle corna lunghe, a spirale,
pascolavano tranquillamente.
L’odore delle alghe
marine, deposte sulla riva dall’alterna vicenda dei flutti, impregnava l’aria
silenziosa.
Fra le barche tirate
a secco alcuni marinai col berretto rosso in capo, come si vedono ancora nel
promontorio sorrentino, stendevano le reti al sole; da un focolare improvvisato
con due sassi, si levava una spirale di fumo azzurro, che si allargava e si
sperdeva in alto.
Oltre le barche, nel
vasto specchio d’acqua del porto si scorgevano alcune galee e barconi e
feluche; qualcuna aveva già spiegate le vele e si accingeva a prendere il
largo. Più in là ancora il Castello a mare distendevasi con le sue torri
massicce, l’ampia cortina merlata, armata di bombarde, accanto alle quali, si
vedevano biancheggiare le grosse palle di pietra.
Più in fondo ancora
Monte Pellegrino disegnava nel cielo la sua massa rocciosa, coi fianchi
verdeggianti di boschi, e le cime indorate dal primo sole.
V’era una gran pace,
una tranquillità dolce e solenne a un tempo nell’aria fine e trasparente, per
la quale volteggiavano stormi di rondini, salutando il sole con piccoli gridi
festosi.
Un giovinetto s’era
fermato con un senso di meraviglia e una certa commozione in mezzo alla piazza,
guardando il palazzo chiaramontano.
Luigi Natoli: Il Paggio della regina Bianca – Romanzo storico
siciliano ambientato nella Palermo del 1401, quando è appena tramontata la
grande epoca chiaramontana. L’opera è ricostruita e trascritta dal romanzo
originale pubblicato della casa editrice La Gutemberg nel 1921.
È
la presunta storia di Giovannello Chiaramonte, figlio di Andrea, che cerca di
risollevare la gloria del suo casato contro il gran giustiziere Bernardo
Cabrera, il re Martino e la regina Bianca di Navarra.
Pagine 702 – Prezzo di
copertina € 22,00
Disponibile dal sito www.ibuonicuginieditori.it, lafeltrinelli.it, Amazon Prime e tutti i siti vendita online.
In libreria a Palermo presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour 133), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Sciuti (Via Sciuti 91/f), Libreria Sellerio (Via Regina Elena - Mondello)
Nessun commento:
Posta un commento