Martino I, giovane, cavalleresco, vago di
avventure, radunò il Parlamento nel febbraio del 1397, nel quale attese alla
riforma del regno, avendo cura di raffermare i diritti e l’autorità del re,
chiamando in vigore i capitoli di re Giacomo e di re Federigo II; specificando
e limitando le attribuzioni dei vari ufficiali e apportando altre notevoli
modificazioni nel Parlamento del 1398; nel quale fra l’altro fu posto nuovo
freno alle prepotenze dei baroni, e si provvide all’ordinamento dell’esercito e
delle magistrature. Ordinò indi una commissione mista di dodici membri, per
esaminare la condizione giuridica delle città, demaniali o no.
Tutto pareva promettere pace e
prosperità, e la nascita di un principe rallegrava la corte, ma per breve
tempo: non molto dopo il principe morì, e dopo lui, la madre Maria, e Martino
passò a nuove nozze con Bianca di Navarra, che si celebrarono in Palermo il 30
novembre 1402; in quell’occasione Martino fu coronato.
Bianca di Navarra aveva diciotto anni ed
era bellissima; il re ne fu quasi abbagliato; le baciò la mano, e non fu solo
per galanteria cavalleresca. V’era in quel bacio qualche cosa che fece
trepidare e arrossire Bianca.
Luigi Natoli: Il paggio della regina Bianca.
Quadro storico tratto da: Storia di Sicilia dalla preistoria al fascismo di Luigi Natoli, ed. Ciuni anno 1935 e pubblicato a seguito del romanzo nella edizione I Buoni Cugini Editori.
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