sabato 16 maggio 2015

Luigi Natoli nel romanzo "Alla guerra!" : la crudeltà tedesca.

Il fanciullo aveva sollevato due moncherini, ancora fasciati in bende macchiate di sangue. Le sue piccole mani erano state mozze; le sue piccole mani innocenti eran cadute sotto il taglio violento della spada tedesca, ed egli sollevava i braccini vuoti, simili a due teneri gambi di frumento, cui la grandine strappò le spighe, voleva difendersi, e non aveva più le sue armi naturali; ma quel gesto di difesa aveva la terribilità di un'accusa orrenda... Perchè? perchè avevan mozzate quelle piccole mani che conoscevan soltanto la carezza?
Simili a belve sitibonde, con le menti sollecitate nella ricerca di nuove crudeltà, e­rano entrati, briachi di birra e di vino, i soldati di quell'imperatore che si proclamava l'eletto di Dio; uomini da uccidere non ve n'erano in quella casa; v'eran don­ne e quel fanciulletto, rifugiati in un an­golo per lo spavento. Sotto gli occhi dell'in­nocente, le donne furono rovesciate per terra, sacrificate alla bestiale concupiscenza. L'innocente piangeva, stendeva le mani, con le dita aperte, simili a rosei bocciuoli.
- Oh! piccola canaglia! quando tu sarai  adulto, coverai nel cuore il desiderio di vendicarti! Or ti strapperemo gli artigli. Tu non potrai più impugnare un'arme; non potrai neppure adoperare uno strumento; non potrai mangiare come gli altri uomini, tu non sarai più un uomo; vivrai tutta la tua vita nella impotenza di fare qualsiasi cosa: avrai le tue braccia per ironia!...
Una  mano ghermì quei ditini supplici, l'altro vibrò il colpo: al grido straziante della madre, rispose il sogghigno del mutilatore.
 
Tutto poteva spiegarsi: la rovina degli edifizi, gli incendi, i saccheggi, le fucilazioni inutili, le violenze alle donne, tutte le manifestazioni del­l'anima selvaggia primitiva; tutti gli ecces­si degli istinti scatenati; tutto! ma quella crudeltà raffinata contro l'infanzia, no! era un delitto, una scelleratezza, un sacrilegio che oltrepassava ogni orrore concepibile!...

E guardava quei due moncherini dalle cui bende il sangue non s'era cancellato; quei due moncherini stesi in alto, nel loro gesto silenzioso, terribilmente tragico, invocatore di vendetta! E agli occhi di lei si moltiplicavano. Dal fondo di quella stanza pareva sorgessero centinaia di fanciulli, e tutti levavano le braccia mozze e sangui­nanti, con lo stesso gesto muto e terrificante.
 
 

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