lunedì 29 novembre 2021

Luigi Natoli: Scudo d'argento, con sbarra traversata all'angolo e squadra nera col vertice sopra... Tratto da: Calvello il bastardo. Romanzo storico siciliano

La sventura era piombata improvvisa, terribile, misteriosa. Di là la sua mamma morta, di qua quel cofano e quella borsa dei quali non osava indagare il segreto. Aperse il cofano, per deporvi la borsetta stemmata; ma le sue mani toccarono un piccolo piego. Tremando, lo trasse, e lo spiegò: erano due foglioline di carta ingiallita dal tempo. Qualcosa, come il fremito di un sospetto, gli passò per la mente.Lesse. Il primo diceva: “1766 addì 4 di questo mese di giugno, è morta e fue sepelita in questa madre eclesia Marina figlia picciola di m. sei, di Leonardo Sunzeri e di Dorotea Maravigna jugales”.
Una bambina! Aveva dunque avuta una sorella? Uno stupore profondo si dipinse sul suo volto. Una sorella? E quel Leonardo Sunzeri, appariva il marito di sua madre; invece dello scrivano Maurici? Svolse la seconda carta e lesse: “1766 addì di questo marzo fu baptizzato in questa madre chiesa thermitana un figliolu, cui nomen Corradus, ignorontum parentium, e il compare fu d. Leonardo Sunzeri e la domare d. Dorotea sua leggittima mogle”.
Il foglio gli cadde dalle mani! Ignoti? Egli era figlio di ignoti? E colei che egli aveva adorato come una madre, non era dunque la mamma sua? E l’aveva amato così? Egli era stato un estraneo in quella casa, della quale pur era il vero e unico signore, circondato di cure, di affetti, di tutte le finezze, di cui quella povera donna era stata capace! E mai, mai il mistero della sua nascita oscura era trapelato; mai una parola, un’allusione, avevano tradito quella donna. E chi era dunque quello scrivano passato come un’ombra attraverso la sua prima infanzia se il marito di colei che aveva amato e piangeva come una madre si chiamava Sunzeri? Stupefatto, stretto da un’ambascia ansiosa, col cervello sconvolto da quell’inattesa rivelazione si sentì come perduto in un mare tenebroso. Cominciò a interrogare i suoi più lontani ricordi tormentando la sua memoria per trovare un qualche lampo, torturandosi per trovare un legame in tutte quelle scoperte, che gli tumultuavano nel cervello. Gli pareva di impazzire. Si alzò, aprì l’uscio, guardò la morta, seduta sul seggiolone, immobile, impenetrabile, fra le torce accese. Ah la buona e santa donna, che lo aveva sottratto all’abbandono! Ella era discesa nella tomba col suo segreto, quando appunto stava per rivelarglielo. Sentì gli occhi empirsi di lagrime. Poi a un tratto rabbrividì. Gli tornarono alla mente le parole del frate: “avvelenata” e poi le altre “tuo padre” e quella borsa, unico raggio di luce in tanta oscurità; ma qual luce!... E se quella morte fosse stata una vendetta?... o una soppressione? E la morta gli apparve improvvisamente come una martire...
Scudo d'argento, con sbarra traversata all'angolo e squadra nera col vertice sopra... È 1'arme dei Calvello....
- Dei Calvello?
- Nobiltà di prim'ordine. Andrea Calvello coronò re Ruggero II, da allora in poi i Calvello acquistarono il diritto di portar sul cuscino la corona regale nelle solennità delle coronazioni. Non lo sapete?
- Calvello !... – ripetè Corrado sbalordito.
- Sono duchi di Melia e baroni dell'Arenella. Oggi rappresenta la casa don Goffredo Calvello e Eschero, che ha per moglie donna Laura Castello e Giglio. Il loro palazzo è alla Gancia... Un gran signore. Don Antonio, suo primogenito e futuro erede, sposò donna Rosa Caracciolo di Napoli...
Ma Corrado non udiva; dentro di sè ripeteva quel nome con uno sgomento del quale non sapeva darsi ragione...


Luigi Natoli: Calvello il bastardo – Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo di fine Settecento e inizi Ottocento, quando la Rivoluzione Francese porta in tutta Europa le prime idee di libertà dei popoli e nascono le prime Logge. Il protagonista Corrado Calvello è affiancato dal patriota e giureconsulto Francesco Paolo Di Blasi. L’opera è la fedele trascrizione del romanzo originale pubblicato dalla casa editrice La Gutemberg nel 1913.
Copertina di Niccolò Pizzorno 
Pagine 880 – Prezzo di copertina € 25,00
Tutti i volumi della Collana dedicata alle opere di Luigi Natoli sono disponibili al sito ibuonicuginieditori.it
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