Gentili clienti e cari lettori,
con piacere Vi informiamo
che Suruzza! il nuovo volume della Collana dedicata alle opere di Luigi Natoli
è finalmente in vendita.
Suruzza! è la seconda
parte della raccolta di opere teatrali di Luigi Natoli, tutte assolutamente
inedite e copiate dai manoscritti dell’autore. Mai lette da nessuno.
Sono le opere teatrali in
dialetto siciliano, dove troverete un Luigi Natoli totalmente nuovo, libero
dagli schemi che nei suoi romanzi era spesso obbligato a seguire per il gusto e
la cultura dell’epoca. Un Luigi Natoli che si esprime in dialetto siciliano,
badando accuratamente di utilizzarlo a seconda dei luoghi. Nelle scene di paese
si legge infatti un dialetto con accento “paisano”, mentre in quelle ambientate
a Palermo il dialetto è espressamente palermitano. Per rendere fruibile l’opera
a tutti, abbiamo corredato il volume della traduzione in italiano con testo a
fronte.
Suruzza! e altre opere
inedite per il teatro
raccoglie:
Suruzza! – Dramma in quattro atti
L’Abate Lanza – Commedia in tre atti
L’umbra chi luci – Dramma in tre atti
Quattru cani supra un ossu – Commedia in tre atti
Chi ha già letto Cappa di
Piombo conosce Suruzza! perché è la traduzione in dialetto di Quannu
curri la sditta! Ma non è uguale. Lo scrittore, durante il passaggio dell’opera
dall’italiano al dialetto, ha elaborato i dialoghi, rendendoli più efficaci, ha
cambiato in parte lo svolgimento della storia, portando il lettore a un finale
davvero commovente. E siamo sicuri che tutti voi amerete Suruzza! che sorride
da un antico ritratto in copertina, opera di Niccolò Pizzorno. Il dramma è
ambientato in piccolo paese della Sicilia nel periodo post unitario, dove
“regna” con il suo potere di strozzino Don Carru, che ha tra le sue vittime don
Tomaso, padre di Giovannino e Carmela. Sarà Giovannino, rientrando in paese con
il titolo di avvocato, a sventare le trame dell’avido Don Carru e fare
giustizia ma in tutto questo c’è Carmela, la sorellina (suruzza) di Giovannino
che con i suoi diciassette anni vive in un mondo di poesia e di amore per la
famiglia.
L’Abate Lanza è una commedia dialettale
dove Natoli esprime la potenza del dialetto siciliano come lingua e in cui
regna il tipico intreccio della commedia degli equivoci. Il protagonista,
Ottavio Lanza, è questa volta un eroe negativo, seduttore di donne, nobili e
contadine, nubili o sposate o perfino suore… che spiega la motivazione del suo
comportamento nel primo atto. E in seguito, tutto il suo gioco, abile e
perfetto si snoda portando a un finale un po’ comico un po’ surreale. La
commedia è ambientata nella Palermo del 1747, i nobili parlano un siciliano di
alto livello, mentre la gente comune un siciliano popolare. La cornice è quella
della nobiltà del ‘700, con le sue ipocrisie e le sue decadenze.
L’umbra chi luci è un dramma in tre atti
ambientato in un paesino della Sicilia. Protagonista è Filippo Montoro, reduce
della prima guerra mondiale che torna a casa cieco, e la moglie Agata,
combattuta tra l’amore per il giovane marito e le pretese dell’amante Atanasio,
che si rivela dall’inizio del primo atto. Un dramma il cui tema è
particolarmente caro all’autore, con un finale a sorpresa, un vero colpo di
scena.
Quattru cani supra un ossu è una commedia in tre
atti ambientata nella Palermo dei primi del ‘900. Un simpatico e ricco
settantenne, don Pietro Scatorcio, si innamora della diciottenne Giulia
Filipponi, che riesce a sposare grazie al matrimonio combinato dalla madre,
donna Marana. Tutta la famiglia di Giulia prende di mira il lauto patrimonio di
Pitrinu, ma anche l’amico don Nicola, uomo di chiesa, superiore della
confraternita di San Giuseppe dei Poveri della chiesa di Santa Maria delle
Grazie… E Giulia, nella sua giovinezza, aveva già dato il suo cuore a Orazio,
nipote di don Pietro… Una commedia divertente, dal finale forse un po’ inaspettato,
ma onesto. Una commedia dove si legge un Luigi Natoli mai letto: un Luigi
Natoli comico!
Il volume è frutto di un
lavoro lungo e complesso: abbiamo cercato le opere presso l’unica fonte certa,
ovvero la Biblioteca Comunale. Abbiamo copiato i testi dai manoscritti
dell’autore, che sono stati tradotti da Francesco Zaffuto. Abbiamo inserito
diverse note, poiché l’autore, con grande naturalezza, cita nei dialoghi fatti,
personaggi, modi di dire, che ci è sembrato giusto spiagare. Abbiamo fatto delle
scoperte davvero interessanti, tutte meticolosamente indicate nella prefazione,
corredata da alcune foto dei manoscritti e dei disegni con cui Natoli
illustrava le sue opere, ed abbiamo trascritto per voi anche gli articoli sul
Giornale di Sicilia dove si parla del successo avuto dalle varie
rappresentazioni teatrali dell’autore o dalla sua lettura di Suruzza! al
Circolo di Cultura.
Il volume di 724 pagine
che ha il prezzo di copertina di € 25,00 è acquistabile dal sito della
casa editrice a questo link con lo sconto del 20%
Insomma, anche in questo
volume c’è tanto per uno studioso, amante di Luigi Natoli e del teatro. Ma non
soltanto, perché non si tratta di una lettura prettamente teatrale. Si ha
l’impressione di leggere un romanzo del grande autore, uno di quei bei romanzi
che tutti noi, suoi ammiratori, amiamo tanto.
Potete acquistare il
volume direttamente dal catalogo prodotti della casa editrice a questo link:
http://www.ibuonicuginieditori.it/catalogo_prodotti_i_buoni_cugini_editori/natoli-luigi-suruzza-e-altre-opere-inedite-per-il-teatro-siciliano.html
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Disponibile presso le Librerie Feltrinelli, su Amazon e su Ibs.
I Buoni Cugini editori
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