giovedì 2 aprile 2015

Luigi Natoli: Ferrazzano.



….E Natoli fa questo, ci porta nel ’700, ci dice le strade e i palazzi, ci racconta di duchi e principi, di duchesse e di marchesi, ci parla di cavalier serventi, criticando un’etica che non c’era e un’estetica che pretendeva di essere in ogni luogo, proprio come oggi, più o meno, e lo fa con Ferrazzano, un uomo che è forse esistito o forse no, che forse è colui che è esistito o forse no, un comico esilarante e picaresco, comunque, che la gente ama, ma che di esilarante e picaresco ha ben poco, stando alla narrazione di Natoli, un uomo ordinario, furbo quanto basta, che vorrebbe solo una quotidianità serena, in compagnia della figlia acquisita Floristella, un uomo che è invece invischiato in una trama arditissima, piena di colpi di scena, con un finale degno di un noirista contemporaneo.
Rosario Palazzolo
Copertina di Niccolò Pizzorno.  

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