mercoledì 23 ottobre 2019

Luigi Natoli: Mastro Cecco di Naro. Tratto da: Il Paggio della regina Bianca

Il maestro fece un gesto, come per dire “che domanda!”.
- Quale? il nostro, il vero conte, per la croce di Dio!... il magnifico messer Andrea Chiaramonte!...
Il giovane era pallidissimo. Per nascondere la sua commozione, addentò il pane; ma il boccone gli si raggirava fra i denti, senza poter andar giù.
- L’avete conosciuto? – domandò al maestro.
Il maestro alzò la mano e indicò lo Steri:
- Ho lavorato lì dentro, io, giovinotto; quando era vivo il magnifico Manfredi… Sono maestro Cecco di Naro, dipintore… Ho dipinto il soffitto col mio compagno mastro Simone… Quelli erano signori!... Mah!..
Il giovane lo guardò con una viva commozione; pareva che sulla sua fronte si raccogliessero memorie sopite, lontane immagini d’altri tempi, ritornate dal fondo misterioso del passato, vive e fresche. Interrogò con voce un po’ alterata:
- E quando… quando il conte fu… ucciso, c’eravate voi?
(Nella foto: Il tetto del salone dello Steri dipinto da Mastro Cecco di Naro)


Luigi Natoli: Il Paggio della regina Bianca. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1400.
Nella versione originale pubblicata dalla casa editrice La Gutemberg nel 1921.
Pagine 726 - Prezzo di copertina € 23,00
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