mercoledì 31 ottobre 2018

Luigi Natoli: I morti

Novembre comincia con una mesta cerimonia: il 2 si commemorano i defunti. I cimiteri sono affollati di gente che va a deporre fiori, ad accendere candele e lampade, e a pregare sulle tombe dei propri cari. 
Quanti dolori sopiti non si ridestano? Quali rimpianti non ci amareggiano? Quanti affetti non si rinnovano? Beato chi morendo lascia di sé una buona memoria! 
Ma non tutte le tombe hanno questo tributo di affetto: molte sono abbandonate; e quelle dei poveri sono senza fiori. E lassù, dove si è combattuta la grande guerra, migliaia e migliaia di sepolture sparse per le Alpi non hanno le lagrime dei parenti. 
Volgiamo un pensiero a loro, che la vita offersero per riscattare le terre oppresse dallo straniero, e onoriamone la memoria, consacrando le opere nostre alla grandezza della Patria. E diamo fiori alle povere sepolture abbandonate. Chi sa che le anime di quelli che vi giacciono, non provino gioia di questo pietoso ricordo?

Luigi Natoli 

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