venerdì 12 febbraio 2016

Gli inediti di Luigi Natoli: Giovanni Meli, studio critico. Dalla prefazione di Francesco Zaffuto.


Lo Studio critico dedicato a Giovanni Meli, pubblicato nel 1883, Natoli lo scrisse quando aveva appena 26 anni. Studio prezioso per la conoscenza delle opere e per l'attenta documentazione, può essere utile a chi non conosce il poeta siciliano e anche a chi lo conosce in profondità. E' uno studio condotto a tutto campo, che va dalle opere maggiori fino agli inediti e alle lettere del Meli. Presenta il grand...e poeta siciliano nella sua centralità filosofica e letteraria e lo libera dal luogo comune di solo rappresentante dell'Arcadia, prendendo le distanze anche da esponenti della critica letteraria del calibro di De Sanctis.
Meli fu arcade se si guarda al suo repertorio metrico, ai riferimenti alla tradizione classica, allo sfondo agreste delle sue liriche; ma per lo spirito e per la su impronta morale e filosofica fu un poeta ben più complesso. Natoli dimostra questa complessità evidenziando l'opera "LOrigini di lu munnu", dove la dissertazione di Meli spazia su tutte le teorie filosofiche.
Nell'esaminare la "Bucolica", Natoli coglie che in Meli "il centro è l'amore delle cose che scherza nella varietà, ne l'incostanza, nel disordine; e in quell'armonia dilettosa, che egli il poeta, formavasi nel suo cervello, nel sentirsi concorde ed uno con la natura".
Colloca il Meli nel suo periodo storico; Meli visse a Palermo in anni in cui si sentivano arrivare da lontano gli echi della Rivoluzione francese e successivamente quelli delle campagne napoleoniche, non fu investito direttamente da quegli eventi, inveì dalla lontana Sicilia contro gli eccessi della Rivoluzione francese e contro le sanguinose campagne napoleoniche; predicò la pace e prese il meglio di quell'epoca, il pensiero illuminista.
Nella parte finale del suo saggio Natoli cita la lettera di Meli al barone Refhuens dove parla delle sue aspirazioni di vita, del suo rapporto con la poesia, delle sue disgrazie, delle sua amarezze, del suo rigore: "nonostante, mercè di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente, senza aver contratto mai un soldo di debito, e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza, salvo alle mie fatiche..."
Il Saggio critico, il romanzo "L'Abate Meli" e il trattato "Musa siciliana" dimostrano come Natoli considerasse Meli un grande poeta, filosofo e maestro di vita; e questa poderosa pubblicazione, grazie a I Buoni Cugini Editori può contribuire alla riscoperta di un narratore e di un poeta che dovrebbero essere meglio conosciuti in tutta l'Italia e anche nella loro Sicilia.
Francesco Zaffuto

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