lunedì 6 maggio 2024

Luigi Natoli: Maggio. Tratto da: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura generale e nozioni varie.

 
Maggio è il mese dei fiori.
Le siepi, i prati, i giardini, le serre sono piene di fiori di tutte le forme, di tutti i colori. Ma sopra tutti i fiori regna la rosa. Essa è la vera regina, non soltanto pel colore e per la forma, ma anche pel soave profumo.
Il sole si fa più caldo, e si sente l’avvicinarsi dell’estate. Oramai tutti gli alberi dispiegano la loro verde chioma; nei viali cittadini danno l’ombra al viandante; nelle campagne, durante i riposi, la offrono ai contadini e alle loro bestie.
Il cielo è senza nubi, di un bell’azzurro limpido durante il giorno, bruno ma luminoso di stelle scintillanti la notte. L’aria è profumata.
Che ronzii e che affaccendarsi di api di fiore in fiore, per raccogliere il nettare! Intorno alle arnie è un volo continuo di api laboriose; ma vi sono anche dei calabroni e delle vespe, che vorrebbero mangiare a ufo il miele fabbricato dalle api: oziosi parassiti, vogliono nutrirsi del lavoro altrui. Guai però se osano entrare nell’alveare: le api li invischiano, e li murano con la cera in una celletta, dove li lasciano morire di fame.
Nei buchi delle case, sotto i cornicioni o le tegole, tra i rami degli alti alberi, i nidi mandano pigolii festosi. Passeri e rondini volano di qua e di là affaccendati, per portare il cibo ai loro piccoli, che li aspettano coi beccucci spalancati. E con quanto amore la madre li imbecca!
Eppure, ci sono tristanzuoli che si prendono il crudele gusto di rapire i nidi, senza sentir pietà, né dei nidiaci che agitano le alucce e aprono il becco per l’imbeccata, né dei loro genitori che si abbandonano a disperato dolore, perché non trovano più i loro nati.
Lasciate stare i nidi; non distruggete gli uccelletti: essi sono gli amici dell’agricoltore, perché si cibano di bruchi e di vermiciattoli e d’insetti nocivi alle piante.
Nei campi ora il grano è alto, le spighe cominciano a indurire; le fave, i piselli sono pieni di baccelli; negli orti i carciofi, le lattughe, le insalate, gli altri ortaggi sono in pieno rigoglio; sugli alberi le nespole paiono bottoni d’oro, le ciliegie, che piacciono tanto ai fanciulli, rosseggiano; e le fragole, nascoste fra le foglioline, mandano la loro fragranza.
Sono i primi frutti che rallegrano le botteghe nei mercati, e che ti dànno un saporito e sano companatico.
Proverbi di Maggio
Quannu Maju è urtulanu, assai pagghia e pocu granu.
Acqua di Maju, assuppa viddani e signuri quantu nni ’ncontra
Acqua di Maju e ventu di Dicembri, pani pi tuttu l’annu.
Acqua di Maju e d’aprili, furmenta a tri carrini.
A S. Filippu Neri (26 maggio) teniti li levi, (cioè: tieni pronte le tonnare).

Luigi Natoli: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura regionale e nozioni varie. 
Pagine 210 - Prezzo di copertina € 18,00
L'opera è la fedele trascrizione del volume pubblicato dalle Industrie Riunite editoriali siciliane (Palermo) nel 1925 ed è corredato dalle foto originali del libro. 
La copertina di Niccolò Pizzorno riproduce quella dell'edizione del 1925. 
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (sconto 15% - consegna a mezzo corriere in tutta Italia) 
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