venerdì 17 maggio 2024

Luigi Natoli e le rivoluzioni in Sicilia (1848): La città lo sorprendeva, barricate nei punti più strategici, bandiere dappertutto... Tratto da: Chi l'uccise? Romanzo storico siciliano

Corrado, si affrettò ad andare a casa sua, dove, non c’era che la sua vecchia governante, che per poco, al vederselo davanti, non cadde per la commozione; ma egli rimandando ogni spiegazione al poi, fatta un po’ di pulizia e preso un boccone, uscì di nuovo. Cercava di aver notizie di Maurizia. Non ne aveva più avute. Contava i giorni, erano quattordici, ed egli se ne doleva da quando non aveva più visto il custode, che era stato punito e mutato. Ora egli cercava di veder la Concetta, non sapendo che ella era stata cacciata, e immaginando di vederla in piazza del Carmine o a casa Professa.
La città lo sorprendeva; barricate nei punti più strategici, squadre, uomini e donne, bandiere dappertutto, e su questa confusione, schioppettate, cannonate, bombe, squilli di tromba, campane. Si battevano intorno alla Piazza Reale, i commissariati, il Castello. Si cercava di rompere le comunicazioni tra il Palazzo Reale e il Castello e il commissariato e la caserma dei gendarmi al Noviziato. Queste notizie Corrado raccoglieva per via; ma la vista degli uomini armati che incontrava a ogni passo, delle squadre che andavano a battersi, delle case scoperchiate dalle bombe, dei feriti che erano portati negli ospedali, tutto questo non destava nel suo cuore la vergogna di essere un estraneo al dovere verso la patria. Egli giovane, vigoroso, che avrebbe potuto essere utile, non si sentiva diminuito di fronte a quei popolani che andavano a combattere e a morire per la loro terra. Ma nel cuore di Corrado non v’era altro che Maurizia.
Giunse a Piazza Ballarò; era fervida di gente armata, e i bottegai facevano a gara per rifocillarla. Era venuta dai paesi dei dintorni. Egli si fermò per vedere se vi fosse Concetta, dal punto in cui era l’avrebbe veduta. Aspettò. Il suo pensiero immaginava la gioia di Maurizia nel vederlo libero e di stringerla al cuore. Ma Concetta non veniva. La piazza mutava d’aspetto con le ore del giorno, ora più, ora meno; folle di armati andavano e venivano fra il continuo sonare a distesa delle campane. Ma Corrado non vi badava; s’impensieriva di non vedere Concetta. Era morta? era stata cacciata?
Se ne tornò a casa sconsolato.
Lo scoppio d’una bomba caduta poco distante dalla sua casa, e le grida disperate di povere donne, la mattina dopo destarono improvvisamente Corrado. Si levò in fretta e uscì per vedere che cosa fosse caduto. La bomba aveva fatto più spaventi che danni, era caduta in una stalla vuota, e un calcinaccio aveva ferito alla testa un ragazzo. Corrado se ne andò; voleva persuadersi se Concetta fosse ancora al servizio del Cantelli. Aveva scritto una lettera di fuoco, ed era risoluto di inviarla a ogni costo a Maurizia. Per via eccoti il Monforte, armato d’un fucile, con una sciaboletta al fianco.
- Venivo di casa vostra, ma ho fatto tardi. Su, andate ad armarvi!...


Luigi Natoli: Chi l'uccise? Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1848, al tempo della rivoluzione. 
L'opera è la fedele trascrizione del romanzo originale pubblicato con la casa editrice La Madonnina nel 1951 (l'unico che siamo stati costretti a prendere come fonte, non avendo trovato altre pubblicazioni o manoscritti.)
Pagine 122 - Prezzo di copertina € 13,00
Copertina e illustrazioni di Niccolò Pizzorno. 
Il romanzo "Chi l'uccise" è pubblicato nel volume "Braccio di Ferro avventure di un carbonaro, I morti tornano..., Chi l'uccise? - Tre romanzi del Risorgimento siciliano".
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
Su Amazon Prime e tutti gli store di vendita online.
In libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita centro commerciale Conca d'Oro), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria Macaione (Via M.se di Villabianca 102), La Nuova Ipsa (Piazza Leoni 60)

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