giovedì 4 gennaio 2024

Luigi Natoli: Gennaio. Tratto da: Almanacco del fanciullo siciliano.

Gennaio è il primo dei dodici mesi dell’anno: è mese invernale, freddo e nevoso. In Sicilia le nevi non sono abbondanti: sulle parti piane e presso il mare cadono raramente; ma sulle montagne alte dell’interno, come le Madonie, sono più frequenti e durano. Sul monte Etna sono perpetue.
Spesso gennaio in Sicilia è sereno, asciutto, sorriso da un bel sole. Il proverbio dice: Jinnaru siccu, burgisi riccu. Gennaro secco, cioè non piovoso, arricchisce l’agricoltore, se però è piovuto in dicembre; perché nelle nostre contrade favorisce lo sviluppo delle sementi e promette rigogliose le messi.
Si dice che gennaio è potatore; perché infatti si potano le vigne. Pota alla luna di gennaio, se vuoi la botte piena, dice l’adagio. E un altro adagio aggiunge: A buon potatore, buona vigna. Oh! Hanno di che lavorare i contadini in questo mese! Bisogna zappare le fave, che cominciano a mettere le foglie; trapiantare le piante dal vivaio; attendere a tante altre faccende, se il tempo lo permette.
La zappa di gennaio, dicono i contadini, ha il miele in bocca.
Anche nelle officine si lavora. Di buon mattino gli operai si recano alle fabbriche; gli artigiani si pongono al banco o al deschetto; la buona massaia si leva per attendere le faccende di casa: è ancor buio, e bisogna accendere la lampada elettrica, a petrolio o anche a olio.
Il freddo intorpidisce le mani; ma chi ha voglia di lavorare, e ha la coscienza tranquilla, non teme il freddo: lavora e canta.
I pescatori, se il mare è tranquillo, si mettono in barca prima che spunti il sole, per gittare le reti; e, con le gambe e le braccia nude, sfidano i rigori della stagione, e non si ammalano mai, al contrario dei fanciulli freddolosi, che si coprono di maglie e mantelli, e hanno paura dell’acqua fredda!
Proverbi di gennaio

Capo d’anno, salute e denari, ma pensa bene a quello che hai da fare.
Annata nevosa, covone gravoso.
A S. Antonio, massaio buono.



Luigi Natoli: Almanacco del fanciullo siciliano. Libro sussidiario di cultura regionale e nozioni varie. 
L'opera è la fedele trascrizione del volume originale pubblicato dalle Industrie Riunite Editoriali Siciliane nel 1925, corredato con le foto dell'epoca. Attraverso un viaggio immaginario che parte da Catania e finisce a Messina, passando per tutte le città della Sicilia, l'autore spiega ai fanciulli dell'epoca storia, attività economiche, tradizioni e leggende della Sicilia. Una lettura resa piacevole dal modo gentile e semplice con cui il professore Natoli si rivolge ai ragazzi. Il volume è impreziosito dalle foto dell'epoca. 
Pagine 274 - Prezzo di copertina € 19,00
La copertina di Nicolò Pizzorno riproduce esattamente il volume originale. 
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