venerdì 1 ottobre 2021

Natoli: La sede regia. Tratto da: Viva l'Imperatore! Romanzo storico siciliano


Quando madonna Elena, dopo essersi abbigliata convenientemente, si recò al palazzo regio col marito, non poté trattenere la sua maraviglia al cospetto dell'ampia mole, che uscendo da una traversa della ruga del Pissoto le si parò dinanzi agli occhi. A sinistra, presso l'Aula regia, sorgeva una torre di mattoni, simile a una rossa sentinella avanzata, per custodire il passo e vigilare l'Aula, dove spesso i re tenevano parlamento. In fondo era il palazzo. Due torri di grandezza mai vista sorgevano alle due estremità; una delle quali dominava il burrone del fiumicello Kemonia, girando da mezzogiorno a ponente per seguire la roccia su cui era edificata. Non grandi finestre; ma feritoie, per quattro piani, rompevano il grigio caldo della muraglia costruita di enormi conci squadrati; alti merli ricorrevano lungo il fastigio assai semplice.
- Quella è la torre Greca, – spiegò messer Gualtiero; – vi sono le prigioni pei rei di lesa maestà.
L'altra torre, all'estremità opposta, era di forma quadrangolare; alta e massiccia coronata di merli; sovrapposta a una specie di bastone merlato, ai fianchi sporgevano due corpi avanzati, come torricelle addossate, simili a quelle che fiancheggiano il castello della Zisa; sormontata da cupolette, che si travedevano fra' merli. Feritoie e finestre, alcune di esse bifore, si aprivano, in varii piani, fra le ogive ricorrenti sulla facciata. Messer Gualtiero disse che quella era la torre Pisana. Fra le due torri correva un doppio ordine di portici, con svelte colonne, sulle quali si voltavano le ogive. Ma i portici erano spezzati nel mezzo, dalle Absidi della chiesa di S. Pietro, che si avanzavano sulla linea dei portici, graziose con le loro ogive intersecantisi, come quelle della chiesa di S. Spirito e del Duomo, e le finestrette che lasciavan travedere il luccicore dei mosaici.
Così mentre ai due lati il palazzo aveva l'aspetto di un formidabile castello, nella parte di mezzo con quei portici, con quelle tre absidi leggiadre, coi marmi e i musaici che ornavano le pareti interne dei portici, offriva l'immagine di un bello e ornato palazzo.
Abituata a vedere i rudi e foschi castelli appollaiati sulle rocche, con le torri tozze, le muraglie cieche, il mastio torreggiante, la reggia sembrò a madonna Elena più maravigliosa. Messer Gualtiero sorrideva. Le diè tempo di soddisfare la sua curiosità, e le spiegò che la parte attaccata alla torre Pisana era detta la Gioaria.


Luigi Natoli: Viva l'Imperatore! Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo di Federico II. 
L'opera è la fedele riproduzione del romanzo originale pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1925.
Pagine 528 - Prezzo di copertina € 22,00
Copertina di Niccolò Pizzorno
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (Consegna a mezzo corriere in tutta Italia). Ordina alla mail ibuonicugini@libero.it o al whatsapp 3894697296
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