Ma la maraviglia di madonna Elena si accrebbe entrando nel palazzo. La
visita della Corte col suo doppio portico, con le fontane nel mezzo protetta da
una cupola sorretta da otto graziose colonne, con la grande scala, ornata di
leoni marmorei; i marmi e i mosaici che splendevano sulle pareti del portico
superiore, le colonne svelte, i capitelli antichi decorati di dorature; tutto
questo era per madonna Elena cosa neppure imaginabile. Ma parve oscurarsi
dinanzi alla maestà di Cesare.
Quando il maestro di palazzo fece entrare messer Gualtiero e madonna
Elena nella sala dove l'Imperatore sedeva, ella sentì come una nube calarle
sugli occhi, tanta fu la commozione. La sala, grande, era rivestita di marmi
bianchi incorniciati in fasce di mosaico a disegni geometrici; e ornata di
aquile sveve e scudi normanni e rosoni di porfido e di granito e di intarsii
marmorei. Per tutto il giro della sala correva un ordine di colonne di
cipollino, che formavano come un corridoio aperto, o come delle navate minori;
dalle colonne si partivano gli archi svelti, sui quali si appoggiava il
soffitto ad alveoli, dipinto cilestre, con arabeschi bianchi e rossi e d'oro.
Le volte degli archi, i pennacchi eran rivestiti di mosaici che rappresentavano
scene cavalleresche e cacce: arcieri e cavalieri, leoni e cinghiali, e cervi,
cani, fra palmizi e alberi pieni di pomi, con una festa di colori e di oro che
abbagliava. Fra le ultime arcate pendevano tappeti e arazzi di seta vaghissimi,
e più in alto ondeggiavan lievemente stendardi bianchi con l'aquila imperiale nel
mezzo. L'altra sala pareva un piccolo tempio; nella luce diffusa dolcemente
dalle finestre aperte in una cupola azzurra e stellata come un cielo
primaverile, madonna non vide che un abbarbaglio di oro e di colori.
L'Imperatore era lì, seduto sotto un padiglione di seta sparso di piccole
aquile, accarezzando un bel veltro, che guardava con gli occhi dorati i nuovi
venuti. Intorno all'Imperatore erano altri cavalieri dignitari togati, uomini
d'arme tedeschi in cotta d'acciaio e qualche musulmano col suo bianco mantello.
Ma la dama non ebbe occhi che per l'Imperatore...
Luigi Natoli: Viva l'Imperatore! Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo di Federico II.
L'opera è la fedele riproduzione del romanzo originale pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1925.
Pagine 528 - Prezzo di copertina € 22,00
Copertina di Niccolò Pizzorno
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