lunedì 18 ottobre 2021

Luigi Natoli: Federico II. Tratto da: Viva l'Imperatore!

Quando il maestro di palazzo fece entrare messer Gualtiero e madonna Elena nella sala dove l'Imperatore sedeva, ella sentì come una nube calarle sugli occhi, tanta fu la commozione. La sala, grande, era rivestita di marmi bianchi incorniciati in fasce di mosaico a disegni geometrici; e ornata di aquile sveve e scudi normanni e rosoni di porfido e di granito e di intarsii marmorei. Per tutto il giro della sala correva un ordine di colonne di cipollino, che formavano come un corridoio aperto, o come delle navate minori; dalle colonne si partivano gli archi svelti, sui quali si appoggiava il soffitto ad alveoli, dipinto cilestre, con arabeschi bianchi e rossi e d'oro. Le volte degli archi, i pennacchi eran rivestiti di mosaici che rappresentavano scene cavalleresche e cacce: arcieri e cavalieri, leoni e cinghiali, e cervi, cani, fra palmizi e alberi pieni di pomi, con una festa di colori e di oro che abbagliava. Fra le ultime arcate pendevano tappeti e arazzi di seta vaghissimi, e più in alto ondeggiavan lievemente stendardi bianchi con l'aquila imperiale nel mezzo.

L'altra sala pareva un piccolo tempio; nella luce diffusa dolcemente dalle finestre aperte in una cupola azzurra e stellata come un cielo primaverile, madonna non vide che un abbarbaglio di oro e di colori. L'Imperatore era lì, seduto sotto un padiglione di seta sparso di piccole aquile, accarezzando un bel veltro, che guardava con gli occhi dorati i nuovi venuti. Intorno all'Imperatore erano altri cavalieri dignitari togati, uomini d'arme tedeschi in cotta d'acciaio e qualche musulmano col suo bianco mantello. Ma la dama non ebbe occhi che per l'Imperatore. 
Federico che non aveva ancora toccato i vent'otto anni, era nel fiore della sua giovinezza. Di statura media, di giusta membratura, rosso di carne, un po' calvo ma biondo di capellatura che tendeva al rossiccio come quella del padre; raso alla maniera dei Cesari; nel suo volto si alternavano e si temperavano a vicenda l'orgoglio, la violenza, la gentilezza e l'umanità; ma sulla fronte gli splendeva come il raggio di una grande idea; e in tutto l'aspetto una maestà che incuteva soggezione e nel tempo stesso benevolenza che incoraggiava e conquistava. Era vestito di una veste di color verde, serrata i fianchi da una cintura di seta color rosso cupo; gli orli della veste e delle larghe maniche erano ornati di un largo gallone d'oro e di seta; e sul petto gli scintillava un fermaglio con un grosso topazio circondato di piccoli smeraldi: le gambe aveva fasciate di candidi lini, stretti da lacciuoli di fil d'oro: e i piedi calzati da stivaletti di seta verde, sul cui dorso eran dipinti due Leoni. Madonna Elena si sentiva piegar l'animo dinanzi a quella maestà, alla quale faceva di sfondo la magnificenza e lo splendore della sala e la ricchezza dei cortigiani. No, non era il rozzo e fiero erede di quell'Arrigo VI tedesco tutto ferro e ferocia; era l'erede di Ruggero e di Guglielmo, che raccoglieva dopo tanti secoli la corona imperiale di Carlo Magno e di Cesare Augusto...


Luigi Natoli: Viva l'Imperatore! Romanzo storico ambientato nella Palermo di Federico II. L'opera è la fedele trascrizione del romanzo originale pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1925. 
Copertina di Niccolò Pizzorno
Prezzo di copertina € 22,00 
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (spedizione a mezzo corriere in tutta Italia) 
Disponibile su Amazon, Ibs e tutti gli store online
Il libreria a Palermo presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria Modusvivendi (Via Q. Sella 15) 

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