domenica 23 maggio 2021

Gli "amici" di Luigi Natoli. Dalla prefazione di Ivo Tiberio Ginevra all'inedito: Poesie


La ricostruzione delle opere poetiche di Luigi Natoli, è avvenuta non senza difficoltà ma, al contempo, ha riservato notevoli informazioni ed emozioni da condividere con i lettori del grande narratore palermitano.
Le poesie comprese in questo libro sono state scritte nei primi quarant’anni di vita di Natoli e ci consentono di ricostruire la sua forte personalità illuminata da grandi sentimenti e tormentata dalle asprezze della vita. È, infatti, straziante nella quotidianità dei gesti il ricordo della moglie Emma, deceduta nel fiore degli anni, e delle figliolette morte allo sbocciare della vita nella raccolta di poesie Parentalia, così come appare insostenibile la sua frustrante situazione economica: Io muoio qui ghiacciato/ e sgobbo e sgobbo il mio bagnato pane/ e non è l’arte che mi fa soffrire, /ma l’amor mio. E poi ancora: ...addio Carmene; il mio bambino è nato,/ ei vuol del pane, poverello io sono/ Carmene, addio!  Per poi concludere con quello che è il grido di dolore dell’artista: l’arte è fantasma, vanità, follia: / pensiamo a‘ pane. (D’inverno - Versiculi - 1882). 
E sarà proprio il disagio economico che lo porta nel 1903 a scrivere, nell’avvertenza al lettore della raccolta Congedo, le seguenti parole: “Ho intitolato Congedo i pochi versi che veggono la luce in questo volume, perché con essi voglio prender da vero commiato dall’arte: alla quale avrei voluto dedicar tutto me stesso, se le aspre necessità della vita cotidiana non avessero obbligato il mio spirito a un lavoro, anzi a un continuo travaglio ingrato e logorante”. La giusta risposta arriva da un altro Luigi: Pirandello, il quale dopo aver letto quest’ultima raccolta di poesie gli scrive il 22 febbraio 1903: “Caro Luigi, Congedo? Che congedo! Chi può mettere un volume di versi come il tuo non ha diritto a congedarsi dalle Muse. Del resto, lo so, giuramenti da marinajo! Quando si ha veramente nel sangue il male della poesia, è inutile dire: – Ora basta! – Finchè il tuo sangue scorre e il tuo cuore batte, bisogna che tu faccia versi e versi e versi. Piangi, e noi godremo! Grazie di tutto e un fraterno abbraccio dal tuo Luigi” 
Nonostante queste parole che avrebbero rincuorato chiunque, Natoli non scrive più poesie e presta fede al suo addio in Congedo specificando di essere stato: “indulgente verso di loro (i versi) e di mandarli attorno non certo per rivelare al pubblico dei lettori qualcosa di nuovo, ma per godimento mio e per ricordarmi agli antichi amici”. Gli amici! 
Ecco un altro aspetto della personalità del Natoli che viene fuori dalla lettura dei suoi versi. Amici, come appunto Pirandello, Capuana, Colajanni e altri viventi all’epoca o come quelli, per la maggior parte, onorati di avere avuto composti o dedicati dei sonetti compresi nella raccolta Versiculi. Al lettore si rivelano come suoi “amici” i migliori poeti e scrittori dell’epoca come Girolamo Ragusa Moleti, Giulio Salvadori, Enrico Onufrio, Edoardo Scarfoglio, Antonio Scano, Alessandro Chiarenza, Ugo Fleres, Rosario Bagnasco (scultore) e soprattutto Giuseppe Pipitone Federico che scrive l’introduzione al Canzoniere Foglie morte e Mario Rapisarda (o Rapisardi, poeta catanese) che si occupa della revisione ai sonetti della raccolta In pace, come lo stesso Natoli annota di suo pugno nel manoscritto originale: “I segni con matita bleu sono di Mario Rapisardi”, anche se più volte il palermitano Luigi non accetta i suggerimenti lasciando inalterati i versi o la struttura di sonetti.

Ivo Tiberio Ginevra




Luigi Natoli: Poesie. Opera inedita.
Copertina di Niccolò Pizzorno.
Pagine 284 - Prezzo di copertina € 20,00
Il volume raccoglie le raccolte di poesie edite Foglie morte (Pubblicata con la tipografia R. Carrabba in Lanciano nel 1880 e con prefazione di Giuseppe Pipitone Federico), Parentalia (pubblicata il 22 novembre 1890 con la tipografia del Giornale di Sicilia), Congedo (Pubblicata con l'editore Remo Sandron nel 1908) e le poesie inedite, fedelmente copiate dai manoscritti originali di Versiculi (1882) e In Pace (1885).
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito ibuonicuginieditori.it 
Disponibile su Amazon Prime, Ibs e tutti i siti vendita online.
In libreria presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Zacco (Corso Vittorio Emanuele), Nuova Ipsa editore (Piazza Leoni). 

Nessun commento:

Posta un commento