Mastro
Bertuchello e Il tesoro dei Ventimiglia sono
rispettivamente il primo e il secondo volume del grande romanzo storico
siciliano Latini e Catalani che Luigi
Natoli, dopo averli pubblicati in appendice al Giornale di Sicilia tra 1921 e
il ’22, diede successivamente alle stampe con La Gutemberg Editrice in nuove edizioni rivedute e corrette negli
anni 1925 e ‘26.
Nei due volumi, che possono leggersi separatamente
senza che il secondo renda necessaria la lettura del primo, il grande
romanziere palermitano descrive in modo impeccabile l’epoca oscura e
controversa del medioevo siciliano, con specifica attenzione ai fatti storici e
alle guerre fratricide volute dalle più importanti baronie isolane dei
Chiaramonte, Ventimiglia e Palizzi, volte alla conquista del potere supremo
detenuto dalla corona Aragonese oramai debole e pronta a spegnersi.
A fare da sfondo al romanzo è una Palermo ancora splendida nelle sue
vestigia arabo-normanne, ricca di etnie, tradizioni, e cultura dove regna anche
una grande miseria materiale e morale afflitta da pregiudizi e da una confusa
identità politico/popolare.
Mastro Bertuchello muoverà le sue gesta
avventurose e temerarie in questo mondo così complesso e variegato, pieno di
intrighi e cattiveria dove convivono ancora intatti i sentimenti di lealtà e
amicizia che fanno di questo romanzo uno fra i più apprezzati di Luigi Natoli
in arte William Galt.
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