lunedì 28 febbraio 2022

Luigi Natoli: I cilii e i gonfaloni processionali delle maestranze. Tratto da: Palermo al tempo degli Spagnoli 1500-1700.

Ogni anno per la festa dell’Assunta, le maestranze andavano in corpo alla Cattedrale ad offrire il cero alla Vergine. Era uno spettacolo. S’adunavano nella chiesa dell’Annunziata, a Porta S. Giorgio, e lì si ordinavano secondo il ruolo fatto dal Pretore, che col banditore e quattro connestabili, provvedeva, e in caso di controversia, decideva. L’ordine era questo. Innanzi andavano i tamburi del Senato, che precedevano un chierico, portante un cero adorno di fronde e di fettucce; al quale veniva dietro la Corte Arcivescovile, col Vicario, i ministri, gli ufficiali, ciascuno col suo cero.  Dopo di queste andava un uomo a cavallo, in arme bianche a cui seguivano le maestranze, secondo il grado e l’antichità, coi loro consoli, portando ciascuno un cero acceso. Le quali allora erano quaranta, fra cui quella dei mugnai, dei carrettieri, dei maniscalchi, dei ferrai, dei calderai, dei carpentieri, dei bottai, dei muratori, dei pescatori, dei calafati, dei panettieri, dei tavernai, dei macellai, degli ortolani, dei fruttaioli, dei venditori di brocche, dei lanaiuoli, dei sellai, dei dipintori, dei cimatori di drappi in dogana, dei calzolai, dei conciatori, dei ciabattini, dei pianellai, degli spadai, degli orefici. Seguivano poi i “cilii” dei barbieri, dei medici, dei banchieri, dei quartieri o rioni: Loggia, Kalsa, Civilcari, Albergheria e Cassaro; infine tenevano dietro i cilii dei magistrati, dei notari, della Regia Corte. 
Ma lo spettacolo non era nel semplice cero, che i maestri portavano; questo era l’offerta, ma ogni confraternita faceva mostra del proprio “confaluni”: “È il nostro gonfalone non uno stendardo o bandiera” – dice il Cascini ne “La vita di Santa Rosalia” – “ma è a guisa d’un albero trionfale, non piantato e fermo, ma portatile in onore di qualche santo dei più celebri, con mirabil arte fabbricato sopra un tronco rotondo, non sì grosso, che col pugno non si possa stringere: girano i primi rami ben folti e vagamente intrecciati oltre a dodici palmi, e alzandosi a proporzione in alto con le puntate foglie, che ritte guardano in su, viene a terminarsi la cima a guisa di piramide quasi in un punto: molto densi sono i rami e le foglie per tutto, fuor che nel mezzo dell’albero, dove lasciano tanto voto, che possa capire decentemente una tavola o statua del Santo, due o tre palmi alta... Or questi gonfaloni... vengon portati con destrezza maravigliosa hor in una palma di mano, hor su l’una or sull’altra spalla, donde trapassano in un batter d’occhio e fin su la fronte, sul mento e sui denti...”
Questa processione si chiamava “cili”, cilio era corruzione del vocabolo “cero.” E la macchina oltre al nome di “confaluni” aveva lo stesso nome di “cilio”, forse perché in origine il cero vi era inserito. 
Questi cilii, o confaluni non esistono più: l’ingordigia della speculazione straniera e l’ignoranza distruttiva dei nostri, hanno disfatto vere opere d’arte, delicati ricami, rabeschi, fogliami, efflorescenze, stilizzati, dorati, più o meno alti, dei quali si può avere un’idea da quello che esiste al nostro Museo.
Nella foto: Altare della Madonna Assunta alla Cattedrale di Palermo 

Luigi Natoli: Palermo al tempo degli SpagnoliOpera inedita, costruita e fedelmente copiata dal manoscritto dell’autore privo di data. È lo studio critico e documentato di due secoli di storia della città di Palermo mirabilmente analizzata da Luigi Natoli con una visione del tutto contemporanea senza trascurar nulla, compresi i particolari, anche i più frivoli. Argomenti trattati:

La città – Il governo – L’amministrazione – Il popolo – Il Sant’Offizio – Il clero e le confraternite – La giurisdizione e l’arbitrio – Le maestranze – Le rivolte – Le armi e gli armati – Le scuole e i maestri – La stampa – Gli usi e costumi delle famiglie – La vita fastosa – La pietà cittadina – Teatri e feste – I divertimenti cavallereschi e le giostre spettacolose – Banditi, stradari e duelli.
Pagine 283 – Prezzo di copertina € 20,00
Copertina di Niccolò Pizzorno
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (Consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
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In libreria presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Nuova Ipsa (Piazza Leoni) 

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