lunedì 25 gennaio 2021

Luigi Natoli: L' odio di Matteo Palizzi per il popolo siciliano. Tratto da: Il tesoro dei Ventimiglia.


- Popolo! Dite una folla inconsapevole, mutabile, che si volta là dove la spinge il vento; che oggi ti segue, ti esalta, si fa uccidere per te; domani ti abbandona, ti vitupera, ti uccide. Non ve ne fidate... Non v’è che un mezzo di tenerlo soggetto e devoto: la paura. E la paura la incutono le armi. Circondatevi di milizie, di quelle che non conoscono la pietà, e tenetele come una minaccia sospesa sul popolo, e questo non si arrischierà mai di tentare qualche cosa contro di voi... E dategli pane; anzi fategli capire che voi solo potete dargli pane, perché non si allontani da voi. Il popolo è un cane: il cane non si mantiene sottomesso e fedele che con lo staffile e col pane. Ma non lo saziate: alimentategli la speranza di ottener di più, perché vi segua... Io ho errato: ho mostrato troppo dispregio e nel tempo stesso troppa debolezza. L’ho abbandonato a sé stesso. Non ne ho diffidato abbastanza. Domatelo senza che egli trovi ragione e mezzi per ribellarsi, ma diffidatene sempre, e abbiate sempre pronte le armi per rompergli le zanne...
Tacque un poco e riprese:
- Io l’odio questo popolo, che sparse il sangue dei miei figli; che saccheggiò, bruciò la mia casa; che mi cacciò come un lupo; che perseguitò i miei amici; e vorrei colpirlo con la mia vendetta... Ma mi serve. Deve essere lo strumento della mia rivincita. Io lo scaglierò addosso ai miei nemici, come una muta di cani sul cinghiale.
Parlando i suoi occhi si accendevano di fiamme d’odio che davano al suo volto una espressione feroce e spaventevole.
- Non ne ho dimenticato nessuno.
Nuovo silenzio. I due Chiaramonte lo guardavano, con ammirazione sommessa, come soggiogati da quella volontà imperiosa.
- Forse la peste ne avrà sottratto qualcuno, non dei maggiori, che salvo il duca Giovanni, sono ancora vivi; ma dei minori. Non vanno trascurati neppur questi: l’andare a caccia al lupo  non significa che si debba lasciar la donnola nel pollaio!...



Luigi Natoli: Il tesoro dei Ventimiglia è il secondo volume del romanzo Latini e Catalani (Mastro Bertuchello e Il Tesoro dei Ventimiglia), grande romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1300, al tempo del regno d’Aragona, del conte di Geraci Francesco Ventimiglia e dei fratelli Damiano e Matteo Palizzi, sullo sfondo della guerra fratricida fra Latini e Catalani. I due volumi sono la trascrizione delle opere originali pubblicate con la casa editrice La Gutemberg rispettivamente negli anni 1925 e 1926.
Mastro Bertuchello – Pagine 575 – Prezzo di copertina € 22,00
Il Tesoro dei Ventimiglia – Pagine 525 – Prezzo di copertina € 22,00
Copertina di Niccolò Pizzorno.
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (Spedizione in tutta Italia a mezzo corriere. Puoi ordinare inviando una mail a ibuonicugini@libero.it oppure un messaggio whatsapp al 3894697296)
On line su Amazon Prime e Ibs
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