lunedì 5 giugno 2023

Luigi Natoli: La devozione dei palermitani per la nobile casa dei Chiaramonte. Tratto da: Il paggio della regina Bianca. Romanzo storico siciliano

 
- Volevate bene, dunque alla casa dei Chiaramonte? – gli domandò.
- Io solo? ma tutta Palermo, figlio mio. Se togli i Catalani, cotesti pidocchiosi che son venuti ad arricchire in Sicilia, spogliandoci, a Palermo tutti serbiamo una devota memoria per quella gran casa. Di là avremmo dovuto trarre i nostri re… e non saremmo soggetti allo straniero!... Tu sei ragazzo, e non puoi capire certe cose; ma ti so dire, che quando decapitarono messer Andrea, non ci fu che la canaglia catalana che n’ebbe gioia. Sfido! don Bernardo Cabrera si pigliava la contea di Modica… un vero stato da re… don Guglielmo Raimondo Moncada le terre e i castelli su quel di Girgenti, don Galdo di Queralt Caccamo e gli armenti, il re i palazzi… Et diviserunt vestimenta mea, come canta il padre lettore il giovedì santo!...
- E il conte… ebbe paura il conte, quando lo portarono al supplizio?
- Paura? I Chiaramonte non eran gente da aver paura, caro figlio! T’hanno raccontato la guerra del Vespro? Il mio nonno fu alla battaglia di Falconara, e vide che gente gagliarda erano. C’era messer Giovanni il vecchio, cuor di leone e braccio di ferro. Che battaglia!... E l’assalto di Palermo del 1325? Genovesi, Napoletani, Catalani, tutti addosso alla città; ma c’era messer Giovanni per difenderla… E messer Manfredi? Oh non fu il miglior capitano ch’ebbe l’Imperatore Ludovico di Baviera? non gli conquistò tutta la Marca d’Ancona?... Il mio nonno me le raccontava queste storie. Noi siamo di Naro, figliol mio; e Naro era feudo dei Chiaramonte, e fu baronia di messer Matteo, padre di messer Andrea: noi siamo stati vassalli della nobile casa…  Adesso Naro è di messer Guglielmo Raimondo Moncada; ma io… Io vivo qui, in Palermo, libero e padrone di me; e Naro, fintanto che apparterrà a quell’usurpatore, non mi vedrà mai più!... Capisci ora se so tutte le storie della nobile casa?... Oh! cos’hai?
L’ultima domanda, fatta con tono di sorpresa e di interesse, era provocata dagli occhi del giovinetto, pieni di lagrime, che scendevano silenziosamente su le gote. Il pittore scese dal suo palco, e gli si accostò.
- Che cos’hai? ti senti male, forse?
Il giovanetto scosse il capo, vergognandosi d’essere stato colto in quell'istante di debolezza...


Luigi Natoli: Il Paggio della regina Bianca. Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1400.
L'opera è la trascrizione del romanzo originale pubblicato in dispense dalla casa editrice La Gutemberg nel 1921. 
Copertina di Niccolò Pizzorno
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su tutti gli store di vendita online e in libreria. 

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